Notizia dell’ultima ora: Israele ha approvato la prima parte della controversa riforma della giustizia
25 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Il parlamento israeliano ha votato a favore della prima parte della controversa riforma della giustizia proposta dal governo di destra di Benjamin Netanyahu. Questa riforma prevede misure per ridurre alcuni poteri della Corte Suprema e affidarli al governo. Il voto favorevole è stato di 64 voti, senza voti contrari, ma l’opposizione ha abbandonato l’aula in segno di protesta. Da mesi, la riforma è stata al centro di estese e eccezionali proteste in Israele e coloro che si oppongono la considerano una minaccia per la democrazia. Nuove proteste si sono verificate fuori dal parlamento israeliano, con scontri con la polizia e almeno 19 persone arrestate.
La parte approvata oggi riguarda l’impedimento alla Corte di bloccare le decisioni del governo sulla base del concetto legale di “irragionevolezza”. Questo permetteva alla Corte Suprema di intervenire su provvedimenti amministrativi approvati dal governo e di abolirli se li riteneva “irragionevoli”. Questo strumento è stato utilizzato in passato dalla Corte, ad esempio, per impedire a Netanyahu di assegnare il ministero dell’Economia a un suo alleato condannato per frodi fiscali.
Sono stati fatti tentativi per trovare un compromesso tra la coalizione di governo e l’opposizione, ma senza successo. Le proteste hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone in tutto Israele, con cortei e manifestazioni a Tel Aviv, Haifa e altre città. Le forze di sicurezza sono intervenute per disperdere i manifestanti.
La riforma proposta da Netanyahu prevede anche l’introduzione di nuove norme per riformare la commissione che nomina i giudici della Corte Suprema e dei tribunali inferiori. Ciò comporterebbe un maggior controllo del governo sulle nomine dei giudici. Netanyahu sostiene che la riforma è necessaria per limitare il potere dei giudici non eletti sulle decisioni del governo eletto, ma gli oppositori ritengono che minacci l’equilibrio dei poteri e metta a rischio la democrazia in Israele. La riforma è ancora lontana dall’essere completamente discussa alla Knesset.
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