Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha avanzato una proposta riguardante gli insegnanti di sostegno: la creazione di una specializzazione sulla singola disabilità. Questa idea, ancora in fase di ipotesi, è stata discussa in un’intervista a Orizzontescuola.it. Valditara ha accolto la richiesta di una specializzazione mirata, evidenziando che è “una richiesta legittima”.
Nel corso dell’intervista, il ministro ha dichiarato che è fondamentale “muoversi nella direzione di una maggiore specializzazione dei docenti di sostegno, valorizzando questa figura professionale e riconoscendone l’importanza e la delicatezza anche attraverso una retribuzione adeguata”. Ha aggiunto che “la richiesta di docenti specializzati sulle singole disabilità è molto corretta”, sottolineando che l’insegnante di sostegno non deve essere considerato “una scelta di ripiego, ma una scelta sfidante, di grande responsabilità, che presuppone grande professionalità e una retribuzione adeguata alla delicatezza del ruolo”.
Valditara ha inoltre spiegato che questo percorso di riforma scolastica “richiede gradualità”, ma dovrebbe essere visto come un “punto di arrivo”. Ha specificato che, ad esempio, “seguire un ragazzo non vedente richiede competenze diverse rispetto a quelle necessarie per un ragazzo autistico”. Il ministro ha concluso che il governo sta lavorando per “assumere sempre più insegnanti di sostegno, anche attraverso un confronto con l’Unione Europea, per superare i vincoli ereditati dal precedente governo”.
In un altro intervento su La Stampa, Valditara ha parlato anche dell’importanza dell’insegnamento della Storia. Ha annunciato l’istituzione di un gruppo di lavoro per rivedere le Indicazioni nazionali per la Storia e i programmi scolastici, sottolineando che l’educazione civica deve avere un peso crescente a scuola, “riguardando, come accade già oggi, tutte le discipline ma andando oltre le 33 ore obbligatorie”.
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