Incidente a Mestre: cosa si sa dell’autobus precipitato dal cavalcavia

A Mestre un autobus è precipitato da un cavalcavia di circa 10 metri, causando la morte di 21 persone e ferendone altre 15

Incidente a Mestre: cosa si sa dell’autobus precipitato dal cavalcavia
Martedì sera a Mestre un autobus è precipitato da un cavalcavia di circa dieci metri, causando la morte di 21 persone e ferendone altre 15. Il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, ha reso noto il bilancio delle vittime dopo lunghe operazioni di soccorso che si sono protratte per tutta la notte. Solo nelle prime ore di mercoledì, tutti i corpi e i feriti sono stati recuperati, e l’autobus è stato rimosso dalla scena.

L’autobus stava viaggiando verso Marghera e percorreva una rampa a due corsie di un cavalcavia situato in via Rizzardi. Poco prima delle 20:00 ha sfondato il guardrail e precipitato per una decina di metri, atterrando su una strada vicino ai binari ferroviari che collegano Mestre a Venezia, dove ha preso fuoco.

Al momento, le cause esatte dell’incidente rimangono sconosciute. La Procura di Venezia ha avviato un’indagine per determinare cosa sia accaduto, e le immagini delle telecamere di sorveglianza installate sul cavalcavia saranno esaminate nelle prossime ore.

Il comandante della polizia municipale di Venezia, Marco Agostini, ha dichiarato ai giornalisti presenti sul luogo dell’incidente che, dai primi rilievi, non sono state trovate tracce di frenate sull’asfalto. Questo fa sospettare che l’autista dell’autobus potrebbe aver avuto un malore, sebbene questa sia solo un’ipotesi al momento.

Non è ancora chiaro il motivo per cui l’autobus ha preso fuoco durante l’incidente. Una delle teorie iniziali è che abbia urtato i cavi dell’alta tensione durante la caduta dal cavalcavia, ma questa ipotesi non è stata confermata. L’autobus era dotato di una doppia alimentazione, elettrica e a metano, il che ha reso le operazioni di recupero particolarmente complesse.

Tra le vittime dell’incidente, si trova anche l’autista dell’autobus, identificato come Alberto Rizzotto, un uomo di 40 anni originario della provincia di Treviso. Altri passeggeri deceduti includono cittadini ucraini e un tedesco. Tra i feriti, diversi ucraini, un francese, un croato e un tedesco, di cui quattro sono minori, tra cui due bambini e due sedicenni. Cinque dei feriti sono in condizioni gravi.

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