Secondo i dati, il Tg1 si conferma al primo posto con uno share del 23,56%. Mentre il telegiornale di Mentana ha avuto una crescita del 18%, (circa 191 mila spettatori in più)
Secondo i dati, il Tg1 si conferma al primo posto con uno share del 23,56%. Questo significa che più di un quinto delle persone che guardano la televisione in quel momento scelgono di seguire il Tg1. Al secondo posto si trova il Tg5, con una percentuale di ascolti pari al 19,58%. A seguire, troviamo la Tgr con il 14,09% e il Tg3 con il 12,45%. Più indietro si colloca il Tg di La7 con un 6,8%, seguito dal Tg2 che raggiunge solo il 5,25%. Il Tg4 si ferma al 4,86% e infine Studio Aperto chiude la classifica con un 4,43%.
Dall’analisi dei dati forniti dallo Studio Frasi e riportati da Repubblica, emerge che il Tg2 ha registrato la perdita più consistente di ascolti, con un calo del 9% rispetto all’anno precedente. Anche il Tg3 ha subito una flessione nei suoi ascolti. Mediaset non se la cava meglio: il Tg5 delle ore 20 ha visto una diminuzione del 2,42%. Il Tg4 ha perso il 4,4% e Studio Aperto ha visto un calo del 3,52%. Al contrario, il telegiornale di Mentana ha avuto una crescita del 18%, corrispondente a circa 191 mila spettatori in più.
Nonostante il Tg1 rimanga il telegiornale più visto, risente del cambiamento nel programma che precede la sua messa in onda. Nei primi sei mesi dell’anno, quando a fare da traino c’era ‘Reazione a Catena’ condotto da Pino Insegno, il Tg1 ha subito una diminuzione di ben 4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La situazione è migliorata da quando Marco Liorni ha preso le redini del preserale con ‘L’Eredità’, portando a risultati migliori rispetto all’autunno del 2023 quando il programma trainante era ancora ‘Il Mercante in Fiera’.
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