Il Kenya fa retromarcia sulle tasse (dopo le rivolte popolari)

Il Presidente del Kenya ha annunciato che non firmerà il disegno di legge finanziaria 2024, che includeva aumenti fiscali

Il Kenya fa retromarcia sulle tasse (dopo le rivolte popolari)

Il Presidente del Kenya, William Ruto, ha annunciato che non firmerà il disegno di legge finanziaria 2024, che includeva aumenti fiscali controversi, tra cui una tassa sul carburante. Questa decisione è arrivata dopo proteste in tutto il Paese che hanno causato decine di morti e l’incendio del Parlamento. In un discorso alla nazione, Ruto ha dichiarato che è evidente che i kenioti “non vogliono avere nulla a che fare” con il disegno di legge.

La Commissione Nazionale per i Diritti Umani del Kenya ha riportato che almeno 22 persone sono state uccise negli scontri con la polizia dopo l’approvazione della legge da parte del Parlamento. I manifestanti hanno assalito il Parlamento, vandalizzandone gli interni e incendiando parti dell’edificio.

La rete televisiva Citizen TV del Kenya ha riportato che “Ruto si piega alle pressioni della Gen Z e ritira la legge finanziaria”. Il disegno di legge era stato presentato per ridurre il massiccio debito del Paese, che supera gli 80 miliardi di dollari e costa al Kenya più della metà delle sue entrate fiscali annuali.

Uno degli aumenti fiscali più controversi era la proposta di aumentare la tassa di manutenzione stradale da 18 a 25 scellini per litro di carburante, il che avrebbe ulteriormente incrementato i già elevati prezzi del carburante. Attualmente, un litro di benzina in Kenya costa in media 193,84 scellini, quasi il doppio rispetto a cinque anni fa.

Il Governo keniota raccoglie più del 40% del denaro pagato dagli automobilisti alla pompa come tassa, dopo aver aumentato drasticamente la tassa sul carburante. La Kenya Revenue Authority ha rivelato di aver raccolto 1,3 miliardi di dollari dalle tasse sul carburante nei primi sei mesi del 2023, rispetto a 1,1 miliardi di dollari per l’intero anno 2022. Questo aumento delle entrate fiscali è avvenuto nonostante un calo del consumo di carburante da 2,4 miliardi di litri a 2,28 miliardi di litri nello stesso periodo.

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