Il governo islandese autorizza la caccia alle balene fino al 2029

Il premier uscente dell’Islanda, Bjarni Benediktsson, ha autorizzato la caccia alle balene fino al 2029. Questa decisione consente di catturare fino a 209 balenottere comuni e 217 balenottere minori ogni anno. Benediktsson ha dichiarato che si tratta di una licenza commerciale e non di una decisione politica, nonostante il suo partito sia stato sconfitto nelle recenti elezioni

Il governo islandese ha autorizzato la caccia alle balene fino al 2029. Questa decisione è stata presa dal premier uscente, Bjarni Benediktsson, del partito Islanda Indipendente, che ha recentemente perso le elezioni parlamentari a favore dei socialdemocratici. Benediktsson ha dichiarato che la scelta non è di natura politica, ma riguarda un permesso commerciale per la caccia.

Il permesso prevede che ogni anno possano essere cacciate fino a 209 balenottere comuni e 217 balenottere minori. La notizia ha suscitato forti proteste da parte di sei organizzazioni animaliste, che chiedono alla presidente islandese, Halla Tómasdóttir, di intervenire per fermare questa decisione.

La caccia alle balene in Islanda è un tema controverso. Attualmente, l’Islanda è uno dei pochi paesi al mondo che continua a praticare questa attività, insieme a Norvegia e Giappone. Negli ultimi anni, tuttavia, la domanda di carne di balena è diminuita e molti cacciatori hanno trovato difficile rispettare le quote annuali stabilite. Nel 2023, ad esempio, solo una balena era stata cacciata, rispetto alle 152 del 2018, a causa delle difficoltà economiche e delle restrizioni sulle aree di pesca.

Le organizzazioni animaliste sostengono che la caccia alle balene sia crudele e dannosa per l’ambiente marino. Secondo loro, le balene svolgono un ruolo importante nel mantenere l’equilibrio degli oceani e la loro uccisione non è necessaria. Un sondaggio recente ha mostrato che il 51% degli islandesi è contrario alla caccia alle balene, un aumento rispetto al 42% del 2019.