Il filosofo Leonardo Caffo è stato condannato a 4 anni di carcere dal Tribunale di Milano per maltrattamenti aggravati e lesioni gravi nei confronti della sua ex compagna. La sentenza è arrivata dopo un processo in cui la Procura aveva chiesto una pena di 4 anni e mezzo. Oltre alla condanna, Caffo è stato interdetto dai pubblici uffici per cinque anni e dovrà risarcire la parte offesa con 45 mila euro. Caffo ha dichiarato di essere dispiaciuto per la sentenza e ha affermato che spera di cambiare il verdetto in appello, aggiungendo di chiedere scusa “su un piano morale”
Il filosofo Leonardo Caffo è stato condannato a 4 anni di carcere per maltrattamenti aggravati e lesioni gravi nei confronti della sua ex compagna. La sentenza è stata emessa dalla quinta sezione penale del Tribunale di Milano, presieduta dalla giudice Alessandra Clemente, nel pomeriggio di martedì 10 dicembre 2024. La Procura aveva richiesto una pena di 4 anni e mezzo, senza riconoscere attenuanti generiche.
Caffo, 36 anni, ha dichiarato di essere dispiaciuto per la condanna e ha affermato che spera di cambiare il verdetto in appello. “Sono stato colpito per educarne mille”, ha detto, aggiungendo che chiede scusa solo “su un piano morale”. Il tribunale ha anche disposto una provvisionale di 45 mila euro a favore della parte offesa e l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.
Le accuse contro Caffo riguardano episodi di violenza che sarebbero avvenuti tra il luglio 2019 e il giugno 2022. Durante questo periodo, l’ex compagna ha subito maltrattamenti fisici e verbali. In aula, la donna ha raccontato di aver subito aggressioni e minacce, incluso un episodio in cui Caffo le avrebbe afferrato il collo quando lei ha manifestato l’intenzione di lasciarlo.
L’avvocato della vittima, Elena Tomayer, ha espresso soddisfazione per la sentenza, sottolineando che rappresenta un passo importante per le donne che subiscono violenza. Ha anche evidenziato la necessità di una maggiore educazione sentimentale per prevenire tali situazioni.
Caffo, dopo la lettura della sentenza, ha dichiarato di non avere intenzione di essere “belligerante” e ha accettato le conseguenze della decisione dei giudici. Le motivazioni della sentenza saranno disponibili tra 90 giorni, momento in cui i difensori dell’imputato presenteranno il ricorso in appello.