Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato una legge che limita la costruzione di impianti per la produzione di energia rinnovabile, come parchi eolici e solari, a solo l’1% del territorio regionale. Questa decisione arriva dopo un lungo dibattito e diverse manifestazioni da parte della popolazione, preoccupata per l’impatto ambientale delle nuove installazioni. La legge stabilisce criteri rigorosi per individuare le aree idonee, escludendo quasi tutto il territorio a causa della presenza di parchi naturali e zone protette.
Inoltre, è stata introdotta una moratoria di 18 mesi sull’installazione di nuovi impianti, in attesa di definire meglio le aree adatte. Critiche sono arrivate da aziende e sostenitori delle energie rinnovabili, che avvertono che queste misure potrebbero ostacolare la transizione energetica necessaria per combattere il cambiamento climatico. I comitati locali hanno protestato contro la legge, chiedendo maggiore coinvolgimento delle comunità nelle decisioni riguardanti la produzione di energia.