Nel secondo interrogatorio, dopo quello della confessione, il ragazzo avrebbe fornito un quadro più preciso del suo “malessere” e della sua volontà di essere “libero” anche dalla famiglia
“L’interrogatorio è iniziato con la sua confessione, non è stato un interrogatorio aggressivo nel quale abbiamo dovuto scavare a fondo per far emergere la verità, il ragazzo era molto provato dall’attesa, cominciava a rendersi conto della realtà, della gravità di quanto commesso e appena gli abbiamo chiesto di dare la sua versione dei fatti vicino al suo difensore ha ritrattato la prima versione che aveva fornito, professandosi autore di tutti e tre gli omicidi”. Lo ha detto la procuratrice facente funzioni del Tribunale dei minori di Milano, Sabrina Ditaranto, parlando del ragazzo che ha confessato l’omicidio del padre, della madre e del fratello, durante la conferenza stampa al comando provinciale dei carabinieri.
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