I treni a idrogeno arrivano in Italia grazie ai 3,64 i miliardi del Pnrr

I primi treni a idrogeno arriveranno in Italia grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha stanziato 3,64 miliardi di euro per promuovere energie rinnovabili, in particolare l’idrogeno

I treni a idrogeno arrivano in Italia grazie ai 3,64 i miliardi del Pnrr

I primi treni a idrogeno arriveranno in Italia grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha stanziato 3,64 miliardi di euro per promuovere energie rinnovabili, in particolare l’idrogeno. I treni inizieranno a essere testati entro la fine del 2024 e dovrebbero debuttare ufficialmente nel 2025 sulla linea Brescia-Iseo-Edolo.

L’annuncio dell’introduzione dei treni a idrogeno è stato fatto quasi un anno fa dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. I lavori per adeguare la linea ferroviaria sono iniziati quest’estate, e si prevede che i primi giri di prova dei treni alimentati a idrogeno avverranno a dicembre 2024. Tuttavia, il programma potrebbe subire variazioni a causa di imprevisti, come il fatto che le prime gare d’appalto per la fornitura di idrogeno siano andate deserte.

Il progetto per i treni a idrogeno sulla linea Brescia-Iseo-Edolo è denominato “H2iseO Hydrogen Valley”. Questo progetto è realizzato da FNM, FERROVIENORD e Trenord e ha l’obiettivo di decarbonizzare i servizi di trasporto pubblico, favorendo una transizione verso un sistema di trasporti più sostenibile. L’investimento totale per il progetto ammonta a 400 milioni di euro, di cui 97,2 milioni provengono dai fondi del PNRR. Saranno acquistati 14 treni a idrogeno una volta che la linea sarà operativa.

Prima dell’entrata in funzione della linea, sarà necessario adeguare oltre 50 chilometri della stessa. Il primo cantiere interesserà la tratta Brescia-Bornato con un costo previsto di 17 milioni di euro, mentre il secondo cantiere riguarderà la tratta Artogne-Edolo con un investimento di 47 milioni di euro.

Il progetto comprende anche la realizzazione di tre impianti per la produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno rinnovabile senza emissioni di CO2. Gli impianti saranno situati a Iseo (utilizzando tecnologia Steam Reforming del biometano), Brescia ed Edolo (entrambi utilizzando tecnologia a elettrolisi alimentata da energia elettrica rinnovabile). Inoltre, sarà creato un impianto di rifornimento mobile a Rovato e un impianto per deposito e manutenzione dei treni nella stessa località.

Sebbene gli impianti per la produzione dell’idrogeno siano già stati appaltati, ci vorranno due anni per realizzarli e renderli operativi. Nel frattempo, i treni saranno alimentati con idrogeno trasportato in provincia di Brescia su carri bombolai.

In una fase successiva del progetto è prevista l’introduzione di 40 autobus a idrogeno che sostituiranno l’intera flotta attualmente utilizzata da FNM Autoservizi in Val Camonica. Tuttavia, ci sono critiche riguardo alla tecnologia a idrogeno, con preoccupazioni sui costi elevati e sui tempi lunghi di attuazione. In Germania, ad esempio, i treni a idrogeno sono stati utilizzati per anni ma si è deciso di passare a treni alimentati a batterie a causa della bassa efficienza e dei costi elevati associati all’idrogeno.