Energia, guerra, diritti, lavoro, economia, trasporti e digitali: i programmi in 7 punti dei partiti in vista del voto dell’8 e 9 giugno
In vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno, i partiti hanno presentato i loro programmi in sette ambiti chiave: energia, guerra, diritti civili, lavoro, economia, trasporti e digitale.
In tema di energia, ambiente e clima, i partiti si concentrano sulle strategie per la transizione energetica e la sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda la guerra, le posizioni variano dalla gestione dei conflitti internazionali all’uso di risorse militari.
Sui diritti civili, le proposte spaziano dalla parità di genere ai diritti delle comunità LGBTQ+. Nel settore del lavoro, i programmi trattano le politiche occupazionali e le misure per combattere la disoccupazione.
Per l’economia e la finanza, i partiti delineano piani per la crescita economica e la gestione del debito pubblico. La mobilità e i trasporti riguardano le infrastrutture e i trasporti pubblici. Infine, il digitale e l’intelligenza artificiale sono al centro delle politiche per l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale.
Questi temi sono stati esaminati nei programmi di vari partiti, tra cui Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione, Alleanza Verdi-Sinistra, Stati Uniti d’Europa, Alternativa Popolare, Libertà di Cateno De Luca e Pace, Terra e Dignità con Michele Santoro.
I programmi dei partiti italiani per le elezioni europee in 7 punti
Fratelli d’Italia
Fratelli d’Italia, guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, basa la sua strategia energetica sulla diversificazione dei fornitori e delle fonti di energia, con particolare attenzione alle rinnovabili e all’idrogeno. Propone anche di investire in ricerca e sviluppo per l’innovazione energetica, incluso il nucleare da fusione, che però è una prospettiva a lungo termine (non prima del 2050).
Sul fronte della politica estera, Fratelli d’Italia adotta una posizione europeista, chiedendo di prevenire e risolvere i conflitti, sostenendo una “pace giusta” in Ucraina e la soluzione “due popoli, due Stati” in Medio Oriente. Inoltre, il partito considera l’Africa una priorità strategica per l’Europa.
Il tema dei diritti civili non viene affrontato nel programma del partito.
In ambito lavorativo, Fratelli d’Italia propone di ridurre il peso amministrativo e burocratico delle normative europee e di incrementare la formazione scuola-lavoro. Promuove anche la detassazione delle aziende che assumono, basandosi sul modello italiano del “più assumi meno paghi”.
Per quanto riguarda l’economia, il partito vuole incentivare l’occupazione e la competitività nell’Unione Europea semplificando le procedure e riducendo la burocrazia. Propone meno vincoli per le microimprese e l’equiparazione di imprese e professionisti in termini di incentivi e sostegni, oltre alla detassazione delle aziende.
In materia di trasporti, Meloni sostiene la decarbonizzazione delle diverse modalità di trasporto e l’investimento nella mobilità urbana sostenibile. Inoltre, vuole cancellare il blocco dei motori endotermici previsto per il 2035 e rilanciare il settore automotive investendo su tutti i carburanti alternativi, non solo sull’elettrico.
Infine, Fratelli d’Italia punta a potenziare le piccole e medie imprese riducendo la burocrazia superflua e promuovendo l’innovazione e gli investimenti in tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, il 5G/6G e i computer quantistici.
Partito democratico
Il Partito Democratico, guidato da Elly Schlein, punta sull’autonomia energetica europea, accelerando la decarbonizzazione del sistema energetico e promuovendo incentivi per l’installazione di pannelli solari sui tetti. Si dichiara favorevole al superamento dell’unanimità in materia di politica energetica, comprese le questioni fiscali.
Sul fronte della sicurezza, il Partito Democratico propone l’istituzione dei “Corpi civili di pace europei” e sostiene la resistenza del popolo ucraino, lavorando per la cessazione del conflitto. In relazione a Gaza, chiede un “cessate il fuoco immediato ed effettivo”.
In tema di diritti civili, il Partito Democratico punta alla trasparenza salariale di genere, all’inserimento del diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, alla parificazione dei congedi di maternità e paternità, alla promozione della salute sessuale e alla lotta contro la marginalizzazione e la discriminazione delle persone con disabilità.
Per quanto riguarda il lavoro, il PD propone direttive sui salari minimi ed equi, l’abolizione degli stage gratuiti e la parità del congedo parentale, definito in cinque mesi pienamente retribuiti per entrambi i genitori.
In ambito economico, il Partito Democratico promette una nuova governance economica che superi definitivamente l’austerity, con regole di bilancio focalizzate sugli investimenti comuni e programmi di investimento permanenti, seguendo l’esempio del Next Generation EU.
Nel programma del Partito Democratico, non c’è una sezione specifica sulla mobilità, a eccezione del miglior collegamento delle aree montane.
Infine, per quanto riguarda il digitale, il PD propone una regolamentazione etica e responsabile dell’intelligenza artificiale, equiparando il diritto alla connessione a un diritto fondamentale, introducendo l’educazione digitale nelle scuole e implementando una tassazione digitale.
Movimento 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte, mira a rafforzare il Green Deal proponendo un fondo energetico permanente simile a quello post-pandemia. Questo prevede l’integrazione europea e include la revisione della tassonomia verde e tecnologie per la cattura e lo stoccaggio delle emissioni.
Nel campo della difesa, il partito propone una “difesa comune europea” come strumento di peacekeeping per le Nazioni Unite, supportando l’Ucraina e chiedendo un cessate il fuoco a Gaza.
I pentastellati vogliono rafforzare le norme comunitarie su violenza di genere e domestica, promuovere la parità di genere, garantire più diritti per le famiglie omogenitoriali e monogenitoriali, semplificare adozioni e affidamenti, e rendere la procreazione medicalmente assistita un nuovo diritto.
Sul fronte del lavoro, il Movimento 5 Stelle propone una riduzione degli orari di lavoro, l’integrazione del reddito al lavoro e una forma universale di reddito di base, inserendosi in un quadro di diritto di cittadinanza europeo.
L’obiettivo economico è eliminare l’austerity e rilanciare gli investimenti in chiave sostenibile, aumentando la dimensione del bilancio dell’Unione Europea. Inoltre, il partito promuove lo sviluppo delle imprese blockchain e crypto.
In tema di trasporti, il Movimento 5 Stelle sostiene lo sviluppo di connessioni di ultimo miglio tra le reti ferroviarie italiane ed europee, migliorando i collegamenti tra dorsale adriatica e tirrenica e con il Sud, puntando sull’elettrico e sulla decarbonizzazione dei porti.
Per l’innovazione tecnologica, il partito considera la tecnologia come strumento di benessere sociale, proponendo formazione continua per gli over-40, investimenti in AI per il sistema sanitario, nella transizione ecologica e nella ricerca.
Lega
La Lega, guidata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, propone di superare il Green Deal, il regolamento europeo che mira a azzerare le emissioni entro il 2050. Il partito chiede maggiore pragmatismo nelle politiche climatiche per evitare la de-industrializzazione dell’UE e promuove investimenti nel nucleare, nella ricerca sui piccoli reattori modulari e nell’energia da fusione, per garantire un mix energetico diversificato. Inoltre, intende cancellare la direttiva sulle case green.
Nel contesto geopolitico attuale, la Lega sostiene il diritto di autodifesa dell’Ucraina, sottolineando però la necessità di sforzi diplomatici per porre fine al conflitto, evitando escalation militari. Il partito si oppone alla creazione di un esercito europeo.
Il tema dei diritti civili non viene affrontato nel programma della Lega.
Sul lavoro, il partito non presenta proposte dettagliate, ma fa riferimento alla fine delle politiche di austerità, promuovendo l’aumento del potere d’acquisto e la piena occupazione.
In ambito economico, la Lega propone di porre fine all’austerità, favorendo soluzioni che incrementino gli investimenti pubblici e privati. Un punto centrale del programma è la riforma dei trattati per assegnare alla Banca centrale europea il compito di sostenere la crescita economica e la piena occupazione.
Per quanto riguarda la mobilità, la Lega si oppone al divieto di motori endotermici entro il 2035 e promuove l’uso dei biocarburanti.
Infine, in merito alle politiche digitali, il partito sottolinea la necessità di proteggere la libertà di espressione, in particolare quella digitale.
Forza Italia
Forza Italia propone l’uso del nucleare di nuova generazione per promuovere l’autonomia energetica e supporta la ricerca sulla fusione nucleare e l’idrogeno.
In ambito internazionale, Forza Italia si differenzia dai suoi alleati di Fratelli d’Italia sulla questione palestinese, dichiarandosi a favore di Israele come presidio democratico vicino per storia e valori. Ribadisce anche il sostegno all’Ucraina.
Il tema dei diritti civili non è centrale nel programma. Viene menzionato solo al nono punto, con un generico sostegno agli anziani e alle persone vulnerabili, tramite assistenza a lungo termine a prezzi accessibili e l’elaborazione di una “Carta europea della disabilità”.
Sul fronte del lavoro, Forza Italia propone un piano di investimenti per l’occupazione di qualità in Europa, con un’attenzione particolare alla mobilitazione dei risparmi privati e alla lotta contro la disoccupazione giovanile e femminile, tutelando la maternità.
In ambito economico, il partito chiede all’Europa di armonizzare la politica fiscale e di favorire la mobilitazione dei risparmi privati.
Nel settore dei trasporti, Forza Italia vuole tutelare la filiera dell’automotive, sostenendo le imprese italiane del settore e garantendo incentivi per motori endotermici di ultima generazione.
Per quanto riguarda il digitale, Forza Italia si allinea alla posizione del Partito Popolare Europeo (PPE), evidenziando l’importanza dell’AI Act e mettendo in guardia contro gli eccessi di regolamentazione. Il partito mira a creare un mercato unico digitale per permettere alle aziende di prosperare.
Azione
Azione propone di rinviare gli obiettivi di decarbonizzazione previsti per il 2030 almeno fino al 2035, rifiutando ulteriori aumenti degli stessi. Il partito sostiene un pari supporto normativo e finanziario per tutte le tecnologie a bassa emissione, incluso il nucleare.
In ambito militare, Azione si distingue per il suo favore verso un aumento delle spese militari e una corsa al riarmo europeo. Le proposte includono il potenziamento della cooperazione militare tra i Paesi dell’Unione con l’obiettivo di creare un esercito unico europeo entro dieci anni e l’istituzione di un Commissario europeo per la difesa entro la fine della legislatura.
Sul fronte dei diritti civili, Azione promuove la “tolleranza zero” contro ogni violazione dello stato di diritto, con particolare attenzione ai temi della sanità, dell’istruzione, della demografia e della parità di genere. Propone un “Pnrr dedicato ai diritti sociali” e un “New Deal per l’uomo nell’era digitale”.
Per quanto riguarda il lavoro, il partito di Carlo Calenda vede nell’immigrazione lavorativa una leva fondamentale per l’Unione Europea. Promuove il programma Euraxess, che facilita la ricerca di lavoro per ricercatori universitari negli Stati membri, e propone un visto sul modello britannico.
Sul piano economico, Azione mira a difendere la competitività europea accelerando la creazione di un fondo sovrano per finanziare nuove filiere produttive.
In materia di trasporti, il partito frena sullo stop ai motori endotermici, proponendo di ripensare la strategia sui materiali rari e le filiere green e di rivedere il cronoprogramma per i veicoli a basse emissioni. Suggerisce di consentire la vendita di veicoli alimentati a biocarburanti dopo il 2035, incentivando la conversione della filiera automotive anche attraverso l’emissione di debito comune.
Infine, Azione propone di garantire l’apertura dell’internet globale, contrastando la crescente “balcanizzazione di internet”, ovvero la frammentazione della rete globale in segmenti regionali.
Alleanza Verdi-Sinistra
Alleanza Verdi-Sinistra (Avs) difende e vuole completare il percorso del Green Deal. L’obiettivo è ridurre le emissioni climalteranti di almeno il 65% entro la fine del decennio, per contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5 gradi. Avs propone di fermare l’uso del carbone entro il 2030 e di eliminare petrolio e gas tra il 2035 e il 2040.
Avs denuncia la rinuncia a qualsiasi ruolo diplomatico, l’indebolimento delle organizzazioni internazionali multilaterali e la folle corsa al riarmo. Sostiene la cessazione delle forniture militari all’Ucraina e chiede il cessate il fuoco immediato e incondizionato a Gaza.
I leader Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli chiedono che l’Unione Europea garantisca pienamente i diritti e le libertà civili, senza alcuna forma di discriminazione, promuovendo l’uguaglianza per le persone LGBTQIA+.
Avs propone di contrastare il dumping sociale, aumentare i salari e eliminare il divario retributivo di genere. Avanza l’idea di uno statuto europeo del lavoro e la riduzione della settimana lavorativa a parità di salario.
Sul piano economico, Avs vuole rinegoziare il debito pubblico acquistato negli ultimi anni, scambiando obbligazioni esistenti con nuovi titoli perpetui a tasso di interesse zero. Propone una tassa sulle transazioni finanziarie e sui beni di lusso, come yacht e jet privati, per le pratiche degli ultra-ricchi che favoriscono il cambiamento climatico.
Per quanto riguarda i trasporti, Avs propone di aumentare gli investimenti sul trasporto pubblico e sulla mobilità lenta, condivisa ed elettrica. Altre proposte includono ridurre i costi della mobilità per i cittadini, come la gratuità dei trasporti per i giovani e il biglietto climatico, e investire sul trasporto notturno ferroviario per ridurre l’uso di voli a corto raggio.
In materia digitale, le priorità dei Verdi sono l’economia circolare, il diritto alla riparazione e la limitazione delle emissioni del settore tecnologico, coerentemente con la loro impostazione ambientalista.
Stati Uniti d’Europa
Gli Stati Uniti d’Europa propongono di implementare una normativa europea che consideri le differenze tra i vari paesi, sostenendo che “industria e politiche dell’ambiente devono procedere di pari passo”, come affermato dalla lista di Matteo Renzi ed Emma Bonino.
Il programma prevede il sostegno all’Ucraina attraverso la cooperazione militare e nuovi stanziamenti e forniture militari per vincere la guerra contro l’aggressore russo, con un chiaro sì a un esercito europeo.
Il tema dei diritti individuali viene affrontato con la volontà di difendere i diritti di tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale, religione, origine o aspetto, con particolare attenzione ai minori.
Il partito esorta a promuovere l’imprenditoria giovanile in tutta l’Unione Europea, garantendo alle startup l’accesso diretto agli investimenti pubblici europei, e sostiene la necessità di un mercato del lavoro unico.
La coalizione chiede maggiori investimenti per la crescita, proponendo di portare il PIL dell’UE al 5% della somma dei PIL nazionali, rispetto all’attuale 1%, attraverso forme di debito comune e rendendo strutturale il Recovery Plan.
Sul tema della mobilità, il programma degli Stati Uniti d’Europa non fa alcuna menzione specifica.
Infine, il programma digitale è in linea con quello di Azione, mirato a garantire l’apertura dell’internet globale e a contrastare la crescente frammentazione della rete in diverse aree geopolitiche.
Alternativa Popolare
Alternativa Popolare, guidata dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi, propone una transizione ecologica “intelligente”, con investimenti per raggiungere una vera autonomia energetica all’interno di uno sviluppo sostenibile.
Il partito è favorevole a un esercito comune europeo e sottolinea la necessità di aumentare la difesa, compresa la cybersecurity.
Il tema dei diritti civili non viene affrontato nel programma.
Per contrastare la disoccupazione, Alternativa Popolare propone il rafforzamento di un’economia dinamica, innovativa e solidale, insieme al rilancio di un solido piano industriale europeo basato sull’economia sociale di mercato, sull’innovazione centrata sull’uomo e sulla competitività di ogni regione d’Europa.
Il partito si impegna per il rilancio di un piano industriale europeo, ma non fornisce dettagli specifici sul tema della mobilità.
Infine, Alternativa Popolare propone di incrementare gli investimenti sull’intelligenza artificiale.
Libertà di Cateno De Luca
Libertà, guidata da Cateno De Luca, dedica poco spazio alla questione energetica, concentrandosi invece sulla necessità di mettere in sicurezza il territorio, in particolare per affrontare il dissesto idrogeologico.
Il partito sottolinea l’importanza di trovare un accordo per la pace, proponendo di destinare fondi agli aiuti umanitari anziché alle armi.
Il tema dei diritti civili non viene trattato nel programma.
Libertà ribadisce la propria visione sovranista su economia e sociale.
Tra le proposte economiche, il partito si oppone alla Bolkestein per difendere gli ambulanti e i balneari.
Non sono forniti approfondimenti sul tema della mobilità.
Infine, Libertà promuove un’intelligenza artificiale al servizio dell’uomo, cercando di evitare che sostituisca gli esseri umani nei luoghi di lavoro.
Pace, terra e dignità con Michele Santoro
Pace, Terra e Dignità, con a capo Michele Santoro, propone come priorità principale l’implementazione di tassi di interesse bassi, fino al 0% o meno, per coloro che investono nella riduzione delle emissioni di carbonio e nella creazione di posti di lavoro. Allo stesso tempo, il movimento non concederebbe prestiti a chi delocalizza e inquina.
Il movimento adotta una visione totalmente pacifista.
Il tema dei diritti civili non è trattato nel programma.
Pace, Terra e Dignità chiede l’introduzione di un sostegno economico universale per coloro che rimangono senza lavoro e propone la riduzione delle ore lavorative settimanali a 32.
Dal punto di vista economico, il movimento propone una revisione completa degli accordi di Maastricht, al fine di contrastare l’austerità.
Non ci sono dettagli sull’approccio alla mobilità nel programma.
Il programma sottolinea i rischi legati all’occupazione e propone che lo Stato garantisca a tutti un’occupazione e un’opportunità di studio e riqualificazione permanente nel campo dell’intelligenza artificiale.
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