Un’indagine condotta da Skuola.net ha evidenziato come il problema del riscaldamento sia una questione diffusa e spesso irrisolta. Gli studenti, per affrontare le basse temperature, si adattano con cappotti, plaid e persino stufette elettriche portate da casa
In molte scuole italiane, il freddo sta mettendo a dura prova studenti e insegnanti. Un’indagine condotta da Skuola.net ha evidenziato come il problema del riscaldamento sia una questione diffusa e spesso irrisolta, legata alle carenze strutturali degli edifici scolastici. Gli studenti, per affrontare le basse temperature, si adattano come possono: cappotti, plaid e persino stufette elettriche portate da casa.
Il freddo si fa sentire: i dati sul problema
Con l’arrivo del freddo, circa due studenti su tre segnalano temperature insostenibili nelle aule. Di questi, più della metà ritiene che la situazione sia diventata quasi insopportabile.
Il problema riguarda soprattutto il malfunzionamento o l’inadeguatezza degli impianti di riscaldamento:
18% degli studenti riferisce che i termosifoni vengono accesi solo per poche ore, a causa di tagli al budget energetico.
11% segnala che il riscaldamento funziona a singhiozzo per evitare di sovraccaricare impianti ormai obsoleti.
13% denuncia caldaie completamente fuori uso.
17% individua il problema nei vecchi infissi, incapaci di trattenere il calore.
Un ulteriore fattore è l’abitudine, nata durante la pandemia di Covid-19, di lasciare le finestre aperte per favorire il ricambio d’aria, citata dal 33% degli intervistati.
Le soluzioni fai da te
Di fronte all’assenza di interventi risolutivi, molti studenti adottano soluzioni autonome, spesso inadatte o persino rischiose:
60% rimane in classe indossando giacconi e cappotti.
16% si porta plaid o coperte per coprirsi mentre è al banco.
6% arriva a utilizzare stufette elettriche, nonostante i rischi per la sicurezza e la mancanza di conformità alle norme.
In alcuni casi, per sfuggire al freddo, si cerca di ridurre il tempo trascorso in aula: l’8% degli studenti cambia stanza per trovare ambienti più soleggiati o riduce le ore di lezione.
Il dialogo con i presidi: poche soluzioni durature
Per cercare una soluzione, circa il 33% degli studenti ha deciso di rivolgersi ai dirigenti scolastici. Tuttavia, solo un ragazzo su cinque ha visto il problema risolto in modo efficace, mentre per il 25% sono state messe in atto solo soluzioni temporanee. La maggior parte continua a sopportare il freddo, consapevole che questo potrebbe essere solo l’inizio di un inverno complicato.