In Francia, il governo di minoranza guidato dal primo ministro Michel Barnier è in crisi dopo che è stata presentata una mozione di sfiducia da parte della destra del Rassemblement National e dell’alleanza di sinistra del Nuovo Fronte Popolare. Le due forze politiche si sono unite contro il governo a causa dell’approvazione forzata di una parte della legge di bilancio per il 2025, avvenuta tramite l’articolo 49.3 della Costituzione, che permette l’approvazione senza votazione parlamentare. Il voto sulla mozione di sfiducia è previsto per mercoledì 4 dicembre e potrebbe portare alla caduta del governo, dato che il Rassemblement National ha già annunciato il suo sostegno alla mozione della sinistra.
Barnier ha utilizzato l’articolo 49.3 dopo che il Rassemblement National aveva minacciato di non sostenere la legge sul finanziamento della sicurezza sociale se non fossero state accolte modifiche significative. Nonostante alcune concessioni, come l’eliminazione di una tassa sull’elettricità, il partito di Marine Le Pen ha ritenuto le proposte insufficienti. Se la mozione di sfiducia dovesse passare, ciò bloccherebbe anche altre leggi di bilancio necessarie per il 2025, creando potenziali problemi economici e finanziari per la Francia.