Il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, a Libero ha rilasciato alcune dichiarazioni su alcuni temi come natalità e etica
Il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, a Libero ha rilasciato alcune dichiarazioni su alcuni temi come natalità e etica.
“Bisogna sfatare due miti che la sinistra da tempo alimenta. Il primo è quello dei muri. Falso: l’Italia è un Paese accogliente e per niente avaro sulla concessione della cittadinanza. Sono tanti gli stranieri che diventano cittadini italiani. L’altra leggenda da cui sgomberare il campo è quella degli immigrati prolifici” in quanto “tutti i dati confermano che gli immigrati, in tempi molto rapidi, assumono i comportamenti degli italiani sul piano della procreazione e smettono di fare figli. Anche se fosse giusto, dunque, sarebbe illusorio pensare di appaltare a Paesi terzi la soluzione del nostro problema demografico”.
Per la rappresentante dell’esecutivo, “non è giusto perché, come ho detto in questi giorni commentando gli attacchi al ministro Lollobrigida, è una concezione figlia di un’ideologia globalista molto poco solidale, anzi venata di un neo-colonialismo strisciante”.
Dunque la sinistra italiana è neo-colonialista? “Sì, perché rifiuta il valore sociale della maternità e l’etica del lavoro, e vorrebbe appaltare ad altri Paesi, possibilmente poveri, la soddisfazione del bisogno di manodopera e la soluzione al problema demografico. Non è la generosità ad animare la sua spinta politica per un’immigrazione incontrollata, ma l’idea di scaricare su altri quello che da noi, secondo l’ideologia falsamente buonista a lungo imperante, non si dovrebbe fare più: i figli e i lavori meno prestigiosi”
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