Dal 3 luglio scatta l’obbligo europeo di dotare le bottiglie di plastica fino a tre litri di tappi che non si staccano, anche detti “tappi solidali”
Dal 3 luglio scatta l’obbligo europeo di dotare le bottiglie di plastica fino a tre litri di tappi che non si staccano, anche detti “tappi solidali”. Questi tappi rimangono attaccati al contenitore tramite un lembo di plastica, per prevenire la dispersione nell’ambiente e combattere l’inquinamento da plastica.
L’obbligo è previsto dalla Direttiva 2019/904 del Parlamento e del Consiglio europeo, nota come Direttiva SUP (Single-Use Plastics), che vieta la vendita di diversi prodotti in plastica monouso come piatti, posate, cannucce e cotton fioc. Entro il 3 luglio 2024, tutte le bottiglie per bevande fino a 3 litri dovranno avere tappi che restano attaccati ai contenitori durante l’uso.
Questa misura è stata accolta con diverse polemiche, specialmente durante la campagna elettorale. Matteo Salvini, leader della Lega, ha criticato la direttiva definendola una delle “eco-follie” di Bruxelles, utilizzando un meme per illustrare le difficoltà nel bere da una bottiglia con il tappo attaccato. In risposta, Carlo Calenda, leader di Azione, ha pubblicato un video ironico intitolato: “Istruzioni per aprire una bottiglietta, bere e richiuderla. Salvini, ce la puoi fare”.
L’obiettivo della direttiva è ridurre l’inquinamento marino e terrestre, in linea con l’Agenda ONU 2030 per l’economia circolare. I tappi attaccati dovrebbero ridurre la tentazione di gettarli via, dato che rimuoverli significherebbe dover buttare l’intera bottiglia. Sebbene l’intento sia chiaro, molti consumatori non hanno accolto positivamente la novità.
Tappi che non si staccano: regioni coinvolte
L’obbligo dei tappi che non si staccano dalle bottiglie di plastica riguarda tutti gli Stati dell’UE e tutte le regioni italiane. In Italia, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte sono particolarmente coinvolte, dato che in queste regioni si concentra il 70% della produzione nazionale di plastica. Qui operano oltre 10mila aziende che hanno dovuto adeguarsi alle nuove disposizioni europee.
Mentre la normativa entra in vigore in tutta Europa, Roma è sotto stretta osservazione per l’attuazione della direttiva. A fine maggio, la Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per non aver recepito correttamente la direttiva e per violazioni degli obblighi di trasparenza del mercato unico. L’Italia deve rispondere entro fine luglio per evitare ulteriori azioni legali.
Plastica monouso, direttiva Ue e Agenda 2030: quali altri divieti ci sono?
Oltre all’obbligo dei tappi attaccati, le nuove regole si applicano anche agli imballaggi compositi, come i cartoni del latte o i brik dei succhi di frutta, mentre i contenitori in vetro sono esclusi. Saranno vietati anche gli imballaggi di frutta e verdura fresca, i mini prodotti da toilette negli alberghi e gli imballaggi per fast food nei ristoranti. Questi divieti fanno parte di un piano più ampio legato al Green Deal europeo e all’Agenda 2030 per un’economia circolare.
Cosa è il Green Deal europeo
Il Green Deal europeo è un insieme di iniziative strategiche mirate a guidare l’Unione Europea verso una transizione verde, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, in linea con gli impegni dell’accordo di Parigi. Avviato dalla Commissione Europea nel dicembre 2019 e riconosciuto dal Consiglio europeo pochi giorni dopo, il Green Deal include diverse iniziative chiave. Tra queste, il pacchetto “Pronti per il 55%” propone la revisione della legislazione su clima, energia e trasporti per allinearla agli obiettivi climatici dell’UE. Un altro obiettivo è la riduzione delle emissioni nette di gas serra del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. La strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 mira a recuperare la biodiversità in Europa entro la stessa data. Il piano d’azione per l’economia circolare include oltre 30 punti, concentrandosi su prodotti sostenibili, circolarità nei processi produttivi e scelte informate per consumatori e acquirenti pubblici. Questo piano coinvolge settori come elettronica, TIC, batterie, imballaggi, plastica, tessili, costruzioni, edilizia e prodotti alimentari.
Tappi che non si staccano: consumatori infastiditi
L’obbligo dei tappi che non si staccano dalle bottiglie di plastica ha sollevato reazioni contrastanti tra i consumatori fin dalla sua introduzione nel 2019, con grandi marchi come Coca-Cola tra i primi ad adottare questa novità. Molti consumatori hanno espresso il loro disappunto sui social network attraverso meme e proteste. Nonostante l’obbligo europeo, la vera differenza la faranno i comportamenti dei consumatori, che potrebbero continuare a staccare e disperdere i tappi nell’ambiente. Le aziende si sono impegnate a migliorare il design dei tappi per renderli più comodi da usare, sperando di ridurre l’inquinamento ambientale causato dalla dispersione dei tappi.
Tappi che non si staccano: vantaggi
La direttiva della Commissione europea rileva che “i tappi e i coperchi di plastica sono tra gli articoli monouso più frequentemente trovati sulle spiagge dell’UE”. Questi oggetti sono tra i primi cinque raccolti durante le operazioni di pulizia e monitoraggio dei rifiuti. Sebbene sia difficile stimare il danno ambientale causato dai tappi, in più di trent’anni sono stati rinvenuti oltre 20 milioni di tappi e coperchi durante le pulizie delle spiagge in tutto il mondo. Il divieto mira a ridurre i rifiuti dispersi e a facilitare il riciclo. Gli Stati membri dell’UE dovrebbero riciclare fino al 90% delle bottiglie di plastica monouso entro il 2029, con un obiettivo intermedio del 77% entro il 2025.
Tappi che non si staccano: svantaggi
L’obbligo dei tappi attaccati alle bottiglie è stato introdotto per facilitare il riciclo, ma ha suscitato critiche. Gli oppositori sottolineano che le bottiglie di plastica non possono essere riciclate insieme ai tappi perché sono fatti di materiali diversi: le bottiglie sono in PET e i tappi in HDPE. Questo potrebbe contaminare il materiale riciclato, rendendolo inutilizzabile. Tuttavia, la direttiva non richiede che tappi e bottiglie siano riciclati insieme. I due materiali vengono separati all’inizio del processo di riciclo tramite una selezione ottica, una tecnologia in costante miglioramento.
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