Elezioni europee e amministrative 2024: quando, dove e per cosa si vota

Si vota per eleggere i 76 membri italiani del Parlamento europeo, per le amministrative in 3.698 Comuni e per rinnovare il presidente e il Consiglio regionale del Piemonte

Elezioni europee e amministrative 2024: quando, dove e per cosa si vota

È arrivato il giorno delle elezioni. Oggi, sabato 7 giugno, i seggi sono aperti dalle 15 alle 23 e domani, domenica 8 giugno, dalle 7 alle 23. Si vota per eleggere i 76 membri italiani del Parlamento europeo, per le amministrative in 3.698 Comuni e per rinnovare il presidente e il Consiglio regionale del Piemonte.

Gli elettori devono presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non possiede la tessera elettorale può richiederla all’ufficio elettorale del proprio Comune anche nei giorni della votazione.

Elezioni Europee

In occasione delle elezioni europee, si è sviluppata una vivace polemica tra la maggioranza di governo e l’opposizione riguardo alla decisione dei leader di partito di candidarsi al Parlamento di Strasburgo. La premier Giorgia Meloni ha deciso di presentarsi come capolista di Fratelli d’Italia in tutte e cinque le circoscrizioni elettorali: Nord Occidentale, Nord Orientale, Italia Centrale, Italia Meridionale e Isole. Anche Antonio Tajani, segretario di Forza Italia e ministro degli Esteri, sarà capolista in quattro delle cinque circoscrizioni, così come Carlo Calenda, leader di Azione. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, dopo un’attenta riflessione e alcune polemiche interne al partito, ha scelto di candidarsi solo in due circoscrizioni, Isole e Centro, dove sarà capolista.

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha deciso di candidarsi in tre circoscrizioni, ma come ultimo della lista, all’ottavo posto. Renzi ha inoltre dichiarato che, se eletto, prenderà effettivamente possesso del seggio a Strasburgo, criticando i colleghi per non fare lo stesso, definendo la loro scelta “una presa in giro”. Matteo Salvini, leader della Lega, non è presente in nessuna lista del partito, lasciando spazio al contestato generale Roberto Vannacci, presente in tutte le circoscrizioni e capolista al Centro e al Sud. In sostanza, la maggior parte dei leader dei principali partiti, ad eccezione di Salvini, hanno deciso di puntare sul proprio nome e sulla loro popolarità per ottenere più consensi possibili.

Come si vota per il Parlamento europeo

Per votare alle elezioni del Parlamento europeo, l’elettore può tracciare un simbolo sulla lista scelta, anche senza indicare alcun candidato. È possibile votare per una sola lista. Accanto al simbolo della lista, l’elettore può esprimere fino a un massimo di tre preferenze, scrivendo il cognome dei candidati scelti, che devono appartenere alla stessa lista votata. Non è ammesso il voto disgiunto, che annullerebbe la scheda. Se vengono espresse due o tre preferenze, queste devono riguardare candidati di genere diverso per non invalidare la seconda e la terza preferenza. Il sistema elettorale è proporzionale e la soglia di sbarramento per partecipare al riparto dei seggi è del 4% dei voti a livello nazionale.

Gli elettori avranno a disposizione una scheda di colore diverso a seconda della circoscrizione di appartenenza:

  • Grigio per la circoscrizione elettorale I – Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia)
  • Marrone per la circoscrizione elettorale II – Italia nord-orientale (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna)
  • Rosso rubino per la circoscrizione elettorale III – Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio)
  • Arancione per la circoscrizione elettorale IV – Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria)
  • Rosa per la circoscrizione elettorale V – Italia insulare (Sicilia, Sardegna)
  • L’età minima per votare è 18 anni, mentre per candidarsi è 25 anni, limite che rende l’Italia, insieme alla Grecia, il Paese con l’età minima più alta d’Europa per i candidati.
Elezioni amministrative

Le elezioni amministrative vedranno il rinnovo delle amministrazioni di 3.528 comuni, tra cui 29 capoluoghi di provincia e sei capoluoghi di regione: Bari, Cagliari, Firenze, Perugia, Campobasso e Potenza. Inoltre, si voterà per eleggere il nuovo presidente della Regione Piemonte. I principali candidati per la presidenza del Piemonte sono Alberto Cirio, presidente uscente e candidato del centrodestra, Giovanna Pentenero, candidata del Partito Democratico e sostenuta anche dai centristi di Italia Viva, Più Europa e dall’Alleanza Verdi-Sinistra, e Sarah Disabato del Movimento 5 Stelle.

Le elezioni di Bari sono particolarmente interessanti a causa delle recenti inchieste giudiziarie, con il centrodestra che cerca di strappare il governo al centrosinistra dopo molti anni. A Firenze, il candidato unitario sostenuto dai partiti di governo, l’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt, tenterà di porre fine al lungo dominio del centrosinistra, sfruttando la divisione tra il PD e il M5S, che presentano due candidati distinti: Sara Funaro e Lorenzo Masi.

Un’altra competizione molto attesa è quella per la presidenza della Regione Piemonte. Questo risultato, insieme al tasso di astensione che continua a crescere ad ogni elezione, sarà osservato con grande interesse. L’eventuale turno di ballottaggio per le amministrative si terrà domenica 23 e lunedì 24 giugno. In totale, oltre 17 milioni di italiani sono chiamati a votare, mentre gli elettori piemontesi per le regionali sono 3,6 milioni. I 50 consiglieri regionali saranno eletti con un sistema misto: 40 seggi con sistema proporzionale e 10 con sistema maggioritario.

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