Diga del Vanoi: la Regione Veneto fa dietrofront dopo le proteste

La Regione Veneto, guidata da Luca Zaia, ha ammesso che non è una buona idea costruire la Diga del Vanoi, infrastruttura contestata ai confini con il Trentino-Alto Adige. Dopo mesi di proteste popolari e la minaccia di un contenzioso legale da parte della Provincia autonoma di Trento, Zaia ha dichiarato che non si può rischiare un secondo Vajont e che la posizione della Regione è di chiusura finché non vengono risolti tutti i dubbi. La Regione Veneto aveva inserito la diga nell’elenco delle opere urgenti, chiedendo 150 milioni di euro al Ministero delle Infrastrutture per la sua realizzazione. Tuttavia, la giunta trentina ha bocciato all’unanimità il progetto, definendolo illegittimo. Nonostante l’appoggio del governo, i comitati cittadini di entrambe le regioni si erano uniti nella battaglia contro l’opera, evidenziandone le criticità. Ora, dopo il dietrofront di Zaia, il progetto sembra definitivamente archiviato.