Deborah Vanini morta dopo aver rinunciato alle cure per un tumore al quarto stadio per permettere la nascita di sua figlia

Deborah Vanini, 38 anni, è morta a Como dopo aver rinunciato alle cure per un tumore al quarto stadio per permettere la nascita di sua figlia Megan. La donna aveva scoperto di essere incinta e di avere un cancro terminale nello stesso giorno, un evento che ha descritto come un “shock”. Nonostante le opzioni di trattamento disponibili, ha scelto di non interrompere la gravidanza, considerando la vita della figlia più importante della propria. Megan è nata il 18 settembre 2024, ma Deborah ha potuto trascorrere solo due mesi con lei prima della sua morte avvenuta il 25 novembre. I funerali si sono svolti il 26 novembre a Como, con numerosi messaggi di cordoglio da amici e politici, incluso il presidente lombardo Attilio Fontana, che ha elogiato il coraggio e l’amore dimostrati da Deborah nella sua difficile scelta

Deborah Vanini, 38 anni, è morta a Como dopo aver scelto di rinunciare alle cure per un tumore al quarto stadio, diagnosticato durante la sua gravidanza. La scoperta della gravidanza e della malattia terminale è avvenuta nello stesso giorno, un evento che ha stravolto la sua vita. Di fronte alla drammatica scelta tra interrompere la gravidanza per salvare se stessa o continuare a portare avanti la gestazione a rischio per la vita della figlia, Deborah ha deciso di sacrificare la propria vita per quella della bambina.

La giovane madre ha dato alla luce Megan il 18 settembre 2024, in un parto difficile che ha comportato complicazioni come una tromboembolia polmonare. Nonostante le sue condizioni critiche, Megan è sopravvissuta e ha potuto trascorrere due mesi con la madre, un periodo che Deborah ha descritto come un “miracolo”. In un post sui social media, ha scritto: «Forse tu non lo sai ancora, ma mi hai letteralmente salvato la vita».

Deborah è morta il 25 novembre 2024, circondata dall’affetto della famiglia e del compagno Massimo. I suoi funerali si sono tenuti il 26 novembre a Como, sua città natale. La vicenda ha suscitato grande commozione e riflessione sul tema dell’amore materno e del sacrificio. Anche il presidente lombardo Attilio Fontana ha commentato l’accaduto, sottolineando il coraggio di Deborah e l’amore che l’ha guidata nella sua scelta difficile. L’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha espresso ammirazione per la donna, definendola “eroica”.