ANSA – Dal summit di pace sì all’integrità dell’Ucraina, ma 12 non firmano

Il summit di pace svolto in Svizzera ha visto la partecipazione di più di 90 nazioni e organizzazioni internazionali, con l’obiettivo di porre fine alla guerra in Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha espresso la speranza che la conferenza possa portare a un accordo di pace e ha affermato che la Russia non ha intenzione di negoziare.

La commissione finale del summit ha affermato la necessità di difendere l’integrità territoriale dell’Ucraina e ha chiesto un dialogo tra tutte le parti coinvolte per porre fine alla guerra. Tuttavia, 12 paesi, tra cui India, Arabia Saudita e Messico, non hanno firmato il comunicato finale.

La Russia non ha partecipato al summit, ma il presidente Vladimir Putin ha presentato un piano per porre fine alla guerra, che include la rinuncia dell’Ucraina a unirsi a NATO e il ritiro delle truppe dalle regioni occupate. Tuttavia, questo piano è stato respinto da molti leader internazionali, che lo hanno definito “irricevibile”.

Il presidente ucraino ha affermato che la pace non significa resa e che l’Ucraina non accetterà di cedere alle richieste russe. Il premier italiano Giorgia Meloni ha espresso la sua disapprovazione per le condizioni di Putin, definendole “propaganda” e “offensive al buon senso”.

La Svizzera ha espresso la sua disponibilità a ospitare un vertice di pace tra Russia e Ucraina, ma il Cremlino ha respinto l’offerta. Il presidente ucraino ha affermato che la Cina potrebbe avere un ruolo importante nel negoziato, ma che la vera assente è la Russia, che non ha intenzione di negoziare.