Un’epidemia di origine sconosciuta sta colpendo il sud-ovest della Repubblica Democratica del Congo, con un bilancio di contagi e vittime in crescita (soprattutto bambini e adolescenti)
Cos’è questa misteriosa epidemia in Congo?Un’epidemia di origine sconosciuta sta colpendo il sud-ovest della Repubblica Democratica del Congo, con un bilancio di vittime in continua crescita. Finora, le autorità hanno confermato 71 decessi ufficiali, suddivisi tra 27 persone morte negli ospedali e 44 decedute all’interno delle comunità della provincia meridionale di Kwango. Per far luce sulla situazione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inviato un team di esperti sul campo per raccogliere campioni, effettuare analisi di laboratorio e identificare il patogeno responsabile.
Secondo Jean Kaseya, capo degli Africa Centers for Disease Control and Prevention, i risultati di queste analisi dovrebbero essere disponibili nelle prossime ore. “Le prime diagnosi ci portano a pensare che si tratti di una malattia respiratoria,” ha dichiarato Kaseya durante una conferenza stampa. Tuttavia, ha sottolineato che molte caratteristiche della malattia rimangono sconosciute, compreso il modo in cui si trasmette e il suo livello di contagiosità. “Dobbiamo aspettare i risultati di laboratorio,” ha aggiunto.
Il bilancio dell’epidemia
La zona colpita si trova nella provincia di Kwango, in particolare nell’area rurale di Panzi. Tra il 10 e il 25 novembre, sono stati segnalati 71 decessi, di cui 10 attribuiti alla mancanza di trasfusioni di sangue e 17 a complicazioni respiratorie, come riportato dal ministro della Salute, Roger Kamba. Si contano inoltre circa 380 casi sospetti, quasi la metà dei quali riguarda bambini sotto i cinque anni. Tuttavia, gli Africa CDC riportano numeri leggermente diversi: 376 casi e 79 decessi.
Kaseya ha spiegato che questa discrepanza è dovuta a difficoltà nel monitoraggio e nella definizione dei casi.
Attenzione internazionale
Anche in Italia, il Ministero della Salute ha preso provvedimenti. Sebbene al momento non ci siano segnali di un’emergenza imminente, è stata inviata una comunicazione agli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera. Si invita a una maggiore attenzione, in particolare per i voli provenienti direttamente dal Congo.
Sintomi della malattia
Secondo Remy Saki, vicegovernatore della provincia di Kwango, e Apollinaire Yumba, ministro provinciale della sanità, le persone colpite dalla malattia presentano sintomi simili a quelli influenzali, come tosse, vomito, febbre alta e forti mal di testa. “Stiamo chiedendo alla popolazione di prestare massima attenzione e di evitare il contatto con i cadaveri per ridurre il rischio di contagio,” ha dichiarato Yumba.
La situazione è aggravata dalla fragilità della regione, dove il 40% della popolazione soffre di malnutrizione, i farmaci scarseggiano e l’accesso all’assistenza medica è estremamente difficile. “Panzi è una zona sanitaria rurale, quindi c’è un problema con la fornitura di medicinali,” ha spiegato l’amministratore locale Cephorien Manzanza. “I malati muoiono nelle loro case per mancanza di cure,” hanno aggiunto Saki e Yumba.
L’epidemia di vaiolo delle scimmie (Mpox)
Parallelamente a questa emergenza, il Congo sta affrontando un’altra grave crisi sanitaria, quella del vaiolo delle scimmie (Mpox). Questa epidemia è stata dichiarata emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale lo scorso agosto.
Secondo l’OMS, all’inizio di novembre il numero totale di casi sospetti di vaiolo delle scimmie in Africa ha superato i 50.000, con una percentuale significativa nella Repubblica Democratica del Congo. Al primo dicembre, 20 paesi africani hanno segnalato 13.081 casi confermati in laboratorio, inclusi 55 decessi. Tuttavia, l’OMS ha osservato che molti casi sospetti non sono stati ufficialmente confermati a causa della mancanza di test disponibili.
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.