Dopo aver saltato un’intervista nel programma di Rete4 “È sempre Cartabianca”, Maria Rosaria Boccia è stata ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita su La7
Dopo aver saltato un’intervista il 10 settembre nel programma di Rete4 “È sempre Cartabianca”, Maria Rosaria Boccia, figura centrale nella controversia che ha portato alle dimissioni dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, è tornata in televisione. Questa volta è stata ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita su La7. Formigli ha chiarito di non aver parlato con Boccia prima dell’intervista, se non per un semplice saluto, e ha sottolineato che la sua partecipazione era a titolo gratuito. Maria Rosaria Boccia, che si è affermata come la principale accusatrice di Sangiuliano, è stata la super ospite del programma nella puntata di giovedì 4 ottobre.
Cosa ha detto Maria Rosaria Boccia
Formigli ha chiesto a Maria Rosaria Boccia di presentarsi. Lei ha risposto: «Ero imprenditrice di abiti di cerimonia, poi sono passata agli eventi: mi è capitato di vestire personaggi famosi come Katia Ricciarelli. Io benestante? Abbastanza. La mia migliore capacità è creare relazioni». Successivamente, Formigli ha posto domande riguardanti Sangiuliano. Boccia ha raccontato: «Ci siamo conosciuti a Pompei il 5 agosto 2023. Tante cose sono inesatte su di noi. Dopo quel giorno non ci siamo frequentati. Ci risentimmo ad aprile e poi ci rivedemmo a maggio per caso a Napoli. Io ero con amici: è stato un incontro casuale».
Quando Formigli le ha chiesto se Sangiuliano avesse pensato a lei sin dall’inizio per un ruolo istituzionale, Boccia ha risposto: «Non penso. A me la politica non interessa. Parlavamo di eventi e delle bellezze che ci circondano. La proposta (di lavorare, ndr.) non è legata a nessuna relazione». Poiché c’è un processo in corso, Boccia ha ribadito più volte di non potersi esporre troppo: «I miei sentimenti verso il ministro? Non posso parlarne: si parla di relazione extraconiugale nell’esposto».
La nomina: cosa non torna
Al centro del caso c’è la nomina di Boccia come “Consigliera per i grandi eventi”, che lei sostiene essere stata una «proposta dal ministro, mai pretesa» e che «non è legata ad alcuna relazione». Boccia ha spiegato di aver firmato il contratto per la nomina, proprio come lo ha fatto il capo di gabinetto il 7 agosto. Ha poi raccontato come il contratto sia stato interrotto: «Io intuisco il 16 agosto perché vengo rimossa dalle chat del ministero. Io mi attivo per fare le famose telefonate e registrare quella che è agli atti dove si evince che invece la nomina c’era». Secondo Boccia, «il contratto si interrompe perché ero presente quando il ministro parlava, in viva-voce, con la moglie» e aggiunge: «Mi fece molto impressione ascoltare questa telefonata, ma l’ascoltai perché mi sembrava surreale ciò che stava accadendo: una conversazione tra persone che sembravano due estranei».
I messaggi e gli screenshot
Boccia ha anche rivelato: «Il ministro mi inoltrava screenshot delle sue conversazioni, anche di membri del governo. Se io faccio paura? Io voglio solo delle scuse». Quando Formigli le ha chiesto quale mondo emergesse da questi messaggi inoltrati da Sangiuliano a lei, Boccia ha risposto: «Chiesi al ministro se fosse normale la facilità con cui lui e gli altri colleghi si scambiassero messaggi. Lui mi disse che non potevano essere intercettati. Io ricevevo tutto dal ministro perché me lo dava lui, come si vede nei video». Ha poi negato di aver clonato il telefono dell’ex ministro: «Lui mi dava il telefono, rispondevo a telefonate e messaggi».
La telefonata
Il 3 settembre, la sera prima dell’intervista di Sangiuliano al Tg1, i due si sono sentiti al telefono. Formigli, che ha ascoltato quella telefonata, descrive un Sangiuliano dispiaciuto e devastato. Boccia dice: «Forse non gli piaceva fare quello che stava facendo». Durante la conversazione, Sangiuliano le ripete più volte una frase: «Tu sai qual è il motivo vero». Sebbene Formigli desiderasse che Boccia rivelasse cosa fosse accaduto in quella conversazione, lei non ha potuto rispondere poiché non le era permesso farlo; dietro di lei c’era il suo avvocato che monitorava la situazione. Il caso rimane aperto e non ancora risolto.
La situazione attuale coinvolge anche indagini su Sangiuliano per presunti reati legati alla sua condotta come ministro della Cultura e alla sua relazione con Boccia, rendendo questo caso uno dei più delicati nel panorama politico italiano recente.
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