Cosa cambia per le bollette col passaggio al mercato libero?

Dal 2024 il cosiddetto “mercato tutelato dell’energia” dovrebbe finire e si passerà al “mercato libero”

Cosa cambia per le bollette col passaggio al mercato libero?
Recentemente, molti consumatori hanno ricevuto un avviso dal loro fornitore di energia elettrica e gas riguardo al termine del cosiddetto mercato tutelato. Quest’ultimo è il sistema in cui le forniture avvengono a prezzi e condizioni stabiliti dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente. Dal prossimo anno, anche per i clienti domestici, questo mercato cesserà di esistere. Questa transizione richiederà alcune valutazioni da parte dei consumatori, e comprendere appieno queste dinamiche può fare la differenza.

Fine del Mercato Tutelato
Attualmente, le offerte del mercato tutelato prevedono l’erogazione di gas e luce a tariffe stabilite dall’ARERA. Nonostante la recente crisi energetica abbia influenzato anche queste tariffe, circa un terzo delle famiglie in Italia le utilizza ancora.

La fine del mercato tutelato era già stata prevista. Nel 1999, con il “decreto Bersani”, ebbe inizio il processo di liberalizzazione del mercato dell’energia, recependo una legge europea per la creazione di un mercato unico dell’energia nell’Unione Europea. Nel 2007, il mercato dell’energia in Italia fu ufficialmente liberalizzato, creando un mercato libero in cui qualsiasi fornitore di energia può operare e gli utenti possono scegliere il proprio venditore. Tuttavia, il mercato tutelato è stato mantenuto come alternativa, garantendo un periodo di transizione che è stato rimandato più volte, l’ultima volta proprio a causa della crisi energetica.

A meno che il governo non decida un ulteriore rinvio, questa transizione dovrebbe concludersi come previsto. Attualmente, è stabilito che il mercato tutelato terminerà a gennaio 2024 per le forniture di gas e ad aprile 2024 per quelle di energia elettrica. Chi è ancora sotto il regime di tutela dovrà quindi cambiare fornitore o accettare una nuova offerta.

Come riconoscere il Mercato Tutelato
È possibile riconoscere se le forniture rientrano nel mercato tutelato leggendo una bolletta. Solitamente, in alto a destra, vicino al nome del fornitore e al numero di fornitura, è scritto “servizio di tutela” per il gas e “servizio di maggior tutela” per l’energia elettrica.

Tuttavia, ci sono alcune eccezioni previste dalla legge. Il regime di tutela rimarrà per le persone con più di 75 anni, per chi ha un reddito basso o gravi condizioni di salute, per chi vive in una struttura abitativa di emergenza a seguito di calamità naturale e per chi ha una persona con disabilità nel nucleo familiare.

Il passaggio al mercato libero è gratuito e non richiede interventi tecnici sui contatori. Può essere fatto anche prima del prossimo anno, ma non c’è l’obbligo di farlo in anticipo. Anche dopo la fine del mercato tutelato, la fornitura di energia non potrà essere interrotta.

Differenze tra Mercato Tutelato e Mercato Libero
Le offerte del mercato libero, in teoria, sono più convenienti di quelle del mercato tutelato e offrono sconti, promozioni e altre opzioni legate al marketing. Nel mercato libero, si può scegliere tra contratti a prezzo bloccato o indicizzato, a seconda delle preferenze.

È fondamentale considerare le proprie abitudini di consumo e le diverse fasce orarie in cui si utilizzano gli elettrodomestici più energivori, come il climatizzatore, la lavatrice, o il phon. Molti fornitori propongono prezzi diversi in base a queste fasce, ma ciò vale solo per l’energia elettrica.

Infine, quando si sceglie una nuova fornitura, è importante considerare la differenza tra tariffe a costo fisso e indicizzato. Nel primo caso, il prezzo è fisso per tutta la durata del contratto, offrendo una certa protezione da rincari improvvisi. Nel secondo caso, il prezzo segue l’andamento del mercato, offrendo un prezzo fedele alle condizioni di mercato attuali.

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