Venerdì sera, un bombardamento vicino a una sede del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) nella Striscia di Gaza, nella zona di Al-Mawasi a ovest della città di Rafah, ha causato la morte di 22 persone e il ferimento di altre 45. Il bombardamento ha colpito la sede del CICR e una vicina tendopoli che ospitava centinaia di palestinesi sfollati.
Il CICR non ha specificato chi ha compiuto il bombardamento, mentre l’esercito israeliano ha negato ogni responsabilità. Un portavoce dell’esercito israeliano ha dichiarato: «Un’indagine iniziale suggerisce che non vi è alcuna indicazione che un attacco sia stato effettuato dall’esercito israeliano nell’area umanitaria di Al-Mawasi».
Il ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha invece accusato Israele di aver deliberatamente colpito l’area dove si trova la tendopoli di sfollati.
Rafah, situata nel sud della Striscia di Gaza vicino al confine con l’Egitto, era fino a inizio maggio l’unico grande centro della Striscia a non essere stato ancora invaso dalle forze armate israeliane. L’esercito israeliano aveva ordinato più volte l’evacuazione della città, dove si erano rifugiati 1,4 milioni di persone dall’inizio del conflitto, e nelle zone periferiche erano state allestite grosse tendopoli per gli sfollati.