Bimbo trovato in fin di vita in strada a Ventimiglia: si costituisce il compagno della nonna

Notizia dell’ultima ora: Bimbo trovato in fin di vita in strada a Ventimiglia: si costituisce il compagno della nonna

Bimbo trovato in fin di vita in strada a Ventimiglia: si costituisce il compagno della nonna
30 DICEMBRE 2022FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Il compagno della nonna avrebbe raccontato una versione completamente diversa dei fatti. Il 19 dicembre scorso, sia il 70enne che la nonna del bimbo avevano parlato di un’auto pirata di cui però gli inquirenti non hanno trovato alcuna traccia. In realtà, però, non c’era nessuna auto pirata in via Gallardi quel giorno in cui il bambino di 6 anni è stato trovato in fin di vita a Ventimiglia.

In quel momento il piccolo era stato affidato ai nonni, che avevano detto di averlo perso di vista per qualche minuto prima di ritrovarlo a terra ferito.

Il piccolo era stato, poi, trasferito con l’elisoccorso all’ospedale Gaslini di Genova dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e ricoverato in coma farmacologico. Oltre alla frattura scomposta al braccio, il bimbo ha riportato lesioni a milza, polmoni e la frattura di 8 vertebre.

La svolta nelle indagini è arrivata quando il compagno della nonna del piccolo si è costituito alla polizia, dando una versione completamente diversa dei fatti. L’uomo avrebbe raccontato agli inquirenti di aver picchiato il piccolo in casa in quanto infastidito dai suoi comportamenti e di averlo poi rincorso nel cortile di via Gallardi, dietro l’abitazione della nonna paterna, dove il bimbo poi sarebbe caduto rimanendo gravemente ferito. Affermazioni che hanno fatto scattare subito la sua iscrizione nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di lesioni gravissime.

Le affermazioni dell’uomo dovranno essere accuratamente vagliate dagli inquirenti perché sono ancora tanti i punti oscuri della vicenda. Gli inquirenti al momento stanno vagliando tute le precedenti dichiarazioni rilasciate dopo i fatti e riascoltando i testimoni, compresa la nonna del bimbo.

È indagata anche la nonna del bambino di 6 anni ricoverato dallo scorso 19 dicembre nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Genova. Si tratta, però, di un atto dovuto per chiarire i tanti punti oscuri della vicenda: l’interrogatorio della donna potrà avvenire con le garanzie difensive in presenza di un legale di sua fiducia.

“Se è vero che ha fatto questo, deve marcire” si è sfogato il padre del piccolo. “Non riesco a darmi pace. Non posso sopportare che al mio bambino sia stato fatto tutto questo. Ha avuto anche la faccia di venirmi a dire in ospedale ‘forza’! Devi marcire lentamente. Dove hai trovato il coraggio di commettere un gesto simile, se questa è la verità! Figlio mio, sto lottando con tutto me stesso per te, per i tuoi diritti, per la tua dignità” ha scritto il padre sui social.

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