Uomini armati hanno attaccato due città nel Daghestan, una regione del Caucaso nel sud-ovest della Russia, uccidendo almeno 15 poliziotti e un numero imprecisato di civili
Domenica, uomini armati hanno attaccato due città nel Daghestan, una regione del Caucaso nel sud-ovest della Russia, uccidendo almeno 15 poliziotti e un numero imprecisato di civili. Diversi aggressori sono stati uccisi dalla polizia durante la risposta agli attacchi. Gli obiettivi degli attacchi includevano una postazione della polizia stradale, una sinagoga e una chiesa ortodossa, in una regione a maggioranza musulmana. Sebbene gli attacchi non siano stati rivendicati ufficialmente, le autorità russe li considerano atti terroristici.
Le informazioni sugli attacchi sono ancora frammentate e, in alcuni casi, discordanti tra i media e le autorità russe. A Derbent, la seconda città più grande del Daghestan, gli attacchi hanno colpito una sinagoga nel centro della città e una vicina chiesa ortodossa. Il governatore della regione, Sergei Melikov, ha riferito che è stato ucciso un prete cristiano ortodosso che lavorava in Daghestan da quarant’anni. Due degli aggressori sono stati uccisi dalla polizia. In seguito agli attacchi, sia nella chiesa che nella sinagoga, classificata come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, si è sviluppato un incendio. Non sembra che ci fossero fedeli nella sinagoga al momento dell’attacco.
Contemporaneamente, a Makhachkala, capoluogo del Daghestan, è stata attaccata una postazione della polizia stradale: almeno un agente è stato ucciso e altri sei sono stati feriti. La Commissione nazionale antiterrorismo ha dichiarato che cinque degli uomini armati sono stati uccisi nelle operazioni di polizia, ma non è chiaro quanti fossero in totale e alcuni sono ancora ricercati. Le strade attorno alla città, situata sul Mar Caspio, sono state bloccate. Melikov, in un video postato su Telegram, ha affermato che le autorità russe hanno identificato «chi sta dietro l’organizzazione degli attacchi terroristici e quali erano i loro obiettivi», senza però fornire ulteriori dettagli.
Tre mesi fa, c’era stato uno dei più gravi attacchi terroristici nella storia russa, con 145 persone uccise in una sala da concerti fuori Mosca. L’attacco era stato rivendicato da un gruppo affiliato allo Stato Islamico, ma le autorità russe hanno attribuito la responsabilità all’Ucraina, che ha negato qualsiasi coinvolgimento.
Il Daghestan è una repubblica federata della Russia, con circa l’80% della popolazione di religione musulmana. Negli anni Novanta e Duemila, la regione fu parzialmente coinvolta nell’insurrezione separatista islamista nella vicina Cecenia. Nel 2017, le autorità russe avevano dichiarato di aver smantellato le organizzazioni coinvolte nell’insurrezione nella regione.
Nell’ottobre del 2023, dopo l’inizio dell’invasione israeliana della Striscia di Gaza, una folla aveva fatto irruzione nell’aeroporto di Makhachkala, apparentemente per cercare di attaccare i passeggeri di un aereo proveniente da Israele. La folla era stata poi dispersa senza successo.
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