Notizia dell’ultima ora: A che punto è l’obbligo dei cartelli con i prezzi medi dei carburanti
12 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – A partire dal 1° agosto, i distributori di carburante saranno obbligati a esporre ogni giorno i prezzi medi quotidiani dei carburanti in vendita in tutta Italia. Questa misura è stata introdotta con il “decreto Carburanti”, approvato lo scorso gennaio dal governo Meloni, al fine di garantire maggiore trasparenza e rafforzare i poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi.
La decisione del governo ha suscitato critiche da parte degli operatori del settore e delle associazioni di categoria, che hanno organizzato scioperi per protestare contro l’obbligo di esporre i prezzi e le modalità di esposizione stessa. Tuttavia, a partire dal 1° agosto, tutti gli esercenti saranno tenuti a mostrare il prezzo medio dei carburanti. Ma come è stata presa questa decisione? Qual è la posizione degli operatori del settore e come funzionerà concretamente l’esposizione dei prezzi?
La polemica riguarda principalmente le accise, che hanno determinato l’aumento dei prezzi dei carburanti. Le accise sono imposte indirette che incidono sul prezzo finale dei beni, insieme al costo della materia prima e all’IVA. A gennaio 2023, l’aumento delle accise è stato causato dalla fine dello sconto temporaneo introdotto dal governo Draghi nella primavera 2022 e non prorogato dal governo Meloni. Di conseguenza, le accise sui carburanti sono tornate ai valori precedenti, generando un aumento generale dei prezzi della benzina.
L’11 gennaio, per affrontare l’aumento dei prezzi, il governo ha approvato il decreto “Carburanti”, che prevede l’obbligo per i distributori di comunicare i prezzi medi giornalieri dei carburanti e sanzioni per i trasgressori. Il calcolo dei prezzi medi sarà effettuato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla base delle comunicazioni inviate dagli esercenti. I prezzi medi giornalieri saranno pubblicati sul sito del Ministero entro le ore 8:30 del mattino. I gestori delle stazioni di servizio avranno poi due ore di tempo, entro le 10:30, per esporre il cartellone con i prezzi medi di tutti i carburanti disponibili nel punto vendita.
L’inosservanza dell’obbligo di comunicazione dei prezzi medi comporterà sanzioni, che vanno da 200 a 2.000 euro, calcolate in base al fatturato dell’attività e per ogni giorno di violazione. In caso di ripetute violazioni nell’arco di sessanta giorni, l’attività può essere sospesa per un mese.
Nonostante le proteste degli operatori del settore, il governo ha mantenuto la decisione di introdurre l’esposizione dei prezzi medi dei carburanti. Ora sarà necessario monitorare l’effettiva attuazione di questa misura e valutarne l’impatto sulla trasparenza e sui consumatori.
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