Piero Fassino, deputato del Partito Democratico, è stato accusato di aver rubato un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino lo scorso 15 aprile. Se il giudice accetterà, Fassino potrà estinguere il reato di tentato furto pagando una riparazione pecuniaria di 500 euro
Piero Fassino, deputato del Partito Democratico, è stato accusato di aver rubato un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino lo scorso 15 aprile. Secondo le testimonianze dei lavoratori del duty free, Fassino avrebbe preso lo stesso profumo Chanel da 100 euro altre due volte in precedenza.
Dopo la denuncia, il caso potrebbe chiudersi nelle prossime ore del 31 luglio con il semplice pagamento di una multa di 500 euro, se il giudice per le indagini preliminari accetterà la proposta dell’avvocato di Fassino, Fulvio Gianaria. L’istanza del legale è stata presentata dopo la visione del video che riprende Fassino dentro il duty free.
Gianaria ha dichiarato a Repubblica: «Il video è molto equivoco, sembra che ci sia stata una dimenticanza. Abbiamo intrapreso questa strada per non affrontare un processo e la sua portata mediatica». Il sostituto procuratore Alessandro Gentile ha dato parere favorevole alla multa, poi ha trasmesso il fascicolo al giudice per la decisione finale, senza fissazione di udienza.
Se il giudice accetterà, Fassino potrà estinguere il reato di tentato furto pagando una riparazione pecuniaria di 500 euro, come previsto dall’articolo 162 ter del codice penale. Per ora non si parla di risarcimenti all’azienda Aelia Lagardere, che ha negato ogni trattativa.
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