Un’anziana donna settantenne, gravemente ammalata di tumore e con problemi respiratori, si è vista recapitare un avviso di sfratto dalla casa popolare in cui risiede, situata a Napoli, nella zona del Vomero
Un’anziana donna settantenne, gravemente ammalata di tumore all’uretere e con problemi respiratori, si è vista recapitare un avviso di sfratto dalla casa popolare in cui risiede, situata a Napoli, nella zona del Vomero. Questo triste episodio ha suscitato una serie di proteste da parte dei comitati anti-sfratto che sostengono la donna, chiedendo che le venga concessa la possibilità di rimanere nella sua abitazione.
La signora, dopo la morte del marito nel 2007, si è trovata nell’impossibilità di pagare l’affitto, accumulando un debito di circa 7.000 euro. Nonostante abbia cercato di negoziare rateizzazioni del debito, ha ricevuto ugualmente l’intimazione di sfratto da parte del Comune di Napoli. La situazione è resa ancor più drammatica dalle condizioni di salute della donna, che si trova in una situazione di grave disagio a causa della sua malattia.
I comitati anti-sfratto si sono mobilitati per difendere la donna, organizzando presidi e manifestazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sua situazione. Essi hanno chiesto che le venga data la possibilità di pagare il debito in rate e che le sia garantito il diritto di rimanere nella sua casa, considerando le sue condizioni di salute estremamente fragili.
L’ufficiale giudiziario incaricato dello sfratto ha rinviato l’esecuzione della procedura al 9 aprile, dando così un po’ di tempo per cercare una soluzione alla vicenda. I comitati anti-sfratto hanno incontrato l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, il quale si è impegnato a valutare attentamente il caso e a intervenire per risolverlo.
Anche una delegazione di Europa Verde, composta dal deputato Francesco Emilio Borrelli, il consigliere della V Municipalità Rino Nasti e l’attivista Ruben D’Agostino, si è recata a casa della donna per esprimere solidarietà e offrire sostegno. Essi hanno dichiarato di voler fare tutto il possibile per trovare una soluzione che permetta alla signora di trascorrere gli ultimi giorni della sua vita nella sua abitazione, rispettando il suo desiderio di morire nella casa dove ha vissuto gran parte della sua vita.
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