Secondo i dati del rapporto del Ministero dell’Economia: un italiano su quattro dichiara meno di 15mila euro; imprenditori e dipendenti guadagnano cifre simili

Notizia dell’ultima ora: Secondo i dati del rapporto del Ministero dell’Economia: un italiano su quattro dichiara meno di 15mila euro; imprenditori e dipendenti guadagnano cifre simili


21 APRILE 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – In Italia, il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, con una media di poco superiore ai 60.000 euro, mentre i pensionati sono in fondo alla scala con meno di 19.000 euro di reddito medio. Il 70% dei contribuenti si colloca invece tra i 15.000 e i 70.000 euro di reddito, dichiarando il 65% del volume complessivo delle dichiarazioni dei redditi. Nel 2021, con un Pil in crescita del 7%, il numero totale dei contribuenti è salito di oltre 316.000 soggetti.

Il rapporto del Ministero dell’Economia mostra che il reddito medio dei lavoratori dipendenti è di 21.500 euro, mentre per gli imprenditori (titolari di ditte individuali) si attesta a 24.130 euro. La Lombardia è la regione con il reddito medio complessivo più elevato (26.620 euro), seguita dalla provincia autonoma di Bolzano (25.680), mentre la Calabria ha il reddito medio più basso (16.300 euro).

La distanza tra il Centro-Nord e le regioni meridionali rimane significativa, anche se ci sono differenze nella modalità di indicazione dei contributi previdenziali nei redditi presentati. I redditi da lavoro autonomo e d’impresa devono essere indicati al lordo dei contributi, mentre quelli dei lavoratori dipendenti sono al netto dei contributi previdenziali. La quasi totalità dei redditi da capitale è soggetta a tassazione sostitutiva e non rientra pertanto nell’Irpef.

Rispetto all’anno precedente, crescono i redditi medi da lavoro autonomo (+14,2%), da lavoro dipendente (+3,8%), e in misura ancora minore anche il reddito medio da pensione (+1,8%). Nel 2022 per il 2021, l’imposta netta dichiarata è di 171 miliardi (+7,4%). Roma si conferma Capitale dell’addizionale comunale, con un’addizionale che complessivamente ammonta a 5,3 miliardi e un importo medio di 200 euro, che varia dal massimo di 260 euro del Lazio al minimo di 140 euro in Valle D’Aosta.

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