Aurora boreale (o polare): cos’è, come si forma, periodo dove e quando ammirarla, per quale motivo accade, fenomeno naturale
Aurora boreale. A volte, in inverno (e fino a primavera inoltrata), il cielo notturno dei Paesi nordici si riempie di lampi verdi o rossi. E’ uno degli spettacoli naturali più belli cui si possa assistere. Raggi di luce in movimento nel cielo che un tempo intimorivano le popolazioni del Nord attribuendovi origini divine.
Il primo che analizzò il fenomeno scientifico fu Galileo Galilei. Fu lui a dargli il nome che tutti conosciamo. Fino alla metà del XIX secolo, gli scienziati sostenevano che quelle strane luci fossero i riflessi dei raggi del sole sugli enormi iceberg galleggianti negli oceani polari. Poi, il 28 agosto del 1859, l’astronomo inglese Richard Christopher Carrington scoprì che il fenomeno era legato all’attività del Sole.
Infine, Kristian Birkeland, fisico norvegese nato a Oslo il 13 dicembre 1867, fornì la prima spiegazione: un evento prodotto dal flusso di radiazioni che provengono dal Sole e, entrando in contatto con il campo magnetico della Terra, danno origine a particelle elettriche che a contatto con l’atmosfera emettono quella “luce spettrale“. La comunità scientifica, però, stentò a credere a Birkeland. Solo nel 1960, grazie all’aiuto dei satelliti, la teoria fu confermata.
Aurora boreale: cos’è
Cos’è l’aurora boreale: in inglese viene chiamata “northern lights” (significa “luci del nord”) perché nei Paesi a latitudini più meridionali l’aurora boreale non esiste. E’ fenomeno naturale che si manifesta, appunto, nell’emisfero Nord del pianeta. Al crepuscolo (o di notte), lampi di luce verde “danzano” nel cielo scuro e cambiano continuamente forma. Scie luminose che, assumendo diversi colori a seconda dei gas presenti nell’aria, si manifestano nel cielo.
L’aurora boreale rientra nella categoria dei fenomeni ottici dell’atmosfera (cui appartengono fulmini e arcobaleni) e a volte si posso sentire dei suoni che l’accompagnano.
Aurora boreale: come si forma
Come si forma l’aurora boreale: l’aurora è prodotta da particelle elettriche (elettroni e protoni) provenienti dal Sole che colpiscono la ionosfera terrestre (la parte di atmosfera compresa tra i 100 km e i 500 km di altitudine) a grande velocità, entrando in collisione con gli atomi dei gas presenti negli strati più esterni dell’atmosfera. Questo movimento di particelle produce energia generando luce di varie lunghezze d’onda (gli archi aurorali).
La carica di elettroni del Sole viene, poi, indirizzata verso i 2 poli magnetici della Terra: Polo Nord e Polo Sud. Per questo motivo sarebbe più giusto chiamare il fenomeno “aurora polare“, distinguendola, poi, in “boreale” o “australe” a seconda dell’emisfero in cui essa avviene.
Aurora boreale: dove ammirarla
Dove ammirare l’aurora boreale: si può osservare solo nelle regioni molto settentrionali del pianeta perché c’è una minore protezione magnetica in quei luoghi. Il vento solare (che interferisce con il campo magnetico terrestre) trascina con sé una parte del campo magnetico della Terra.
I luoghi migliori per assistere all’aurora boreale sono i circoli artici.
In Europa i posti più indicati sono:
- Norvegia del nord (Tromsø, Alta, Svalbard e Finnmark);
- Danimarca (arcipelago delle Isole Faroe);
- Finlandia (Luosto e Sodanklya);
- Svezia (Abisko);
- Islanda (Reykjavik);
- Nord della Russia;
- Alaska;
- Canada;
- Groenlandia.
Aurora boreale: quando ammirarla
Quando ammirare l’aurora boreale: il periodo dell’anno in cui è più probabile assistere all’aurora, coincide con gli equinozi (quindi, i periodi tra febbraio e marzo e tra settembre e ottobre). L’orario migliore è quello che va dalle 21.00 all’1.00.
Differenza tra Aurora boreale e australe
- L’aurora boreale è un evento che si verifica nell’emisfero Nord del pianeta;
- L’aurora australe è un evento che si verifica nell’emisfero Sud del pianeta.
Il video di un’aurora boreale apparsa nei cieli del nord della Scozia
Potrebbero interessarti anche questi articoli:
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.