Festa del Papà: perché si celebra il 19 marzo, giorno di San Giuseppe?

Il 19 marzo si celebra la festa del papà, che coincide con la festività di San Giuseppe, “papà adottivo” di Gesù

Festa del Papà 2020: perché si celebra il 19 marzo, giorno di San Giuseppe?
La Festa del Papà non è solo un’occasione per fare regali e inviare frasi di auguri, ma soprattutto un momento per ricordare quanto sia essenziale la figura paterna nella vita di tutti noi. Nel 2019, Google, per l’occasione, aveva creato un doodle animato che rimandava ai risultati della chiave di ricerca “Festa del papà 2019“. Lo ha fatto anche quest’anno: “Festa del papà 2022“.

La festività è celebrata in tutto il mondo ma in date diverse
  • Negli Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Cina e Giappone, la Festa del Papà cade ogni terza domenica di giugno. Il motivo va ricercato nella città di Fairmont, nello Stato americano della Virginia Occidentale. Il 19 giugno del 1910, Sonora Smart Dodd, una giovane ragazza di 26 anni, organizzò una festa dei papà nel giorno del compleanno di suo padre, un veterano della guerra di secessione. Da quel momento in poi ogni anno si continuò a celebrare la festa dei papà la terza domenica di giugno. Nel 1966 il presidente Lyndon Johnson la proclamò festa nazionale.
  • In ogni paese vi sono usanze diverse. In Francia i bambini regalano una rosa rossa al padre, in Inghilterra i papà ricevono dai figli cioccolatini e biglietti di auguri.
  • In Germania il Vatertag (Festa del papà) corrisponde con il giorno dell’Ascensione. Si celebra 40 giorni dopo Pasqua e si chiama Männertag o Herrentag (ossia, giorno degli uomini). I padri tedeschi sono soliti girare con dei carri chiamati Bollerwagen (trainati da buoi o da altri uomini) pieni zeppi di cibi tradizionali e bevande alcoliche.
  • In Russia ricorre il 23 febbraio, in occasione del “Giorno dei difensori della patria“.
  • In Romania i papà vengono festeggiati la seconda domenica di maggio.
  • In Norvegia, Finlandia e Svezia la festa del papà si celebra la seconda domenica di novembre.
  • In Danimarca la festa è collegata al Giorno della Costituzione: il 5 giugno.
  • In Thailandia la festa del papà si celebra il 5 dicembre, giorno del compleanno del Re Rama IX (deceduto nel 2016), il “padre della patria” che regnò per oltre 70 anni. In questo giorno, i figli portano ai papà un fiore di Canna in segno di rispetto e virilità.
  • In Australia la festività ricorre la prima domenica di settembre (che corrisponde alla loro prima domenica di primavera).
  • In Italia si festeggia il 19 marzo sin dal 1968 ed è fortemente legata alla cultura cattolica. Stesso discorso vale anche per altri paesi cattolici come Spagna e Portogallo. Nel calendario della Chiesa in questo giorno ricorre la festività di San Giuseppe, padre adottivo di Gesù e simbolo della figura paterna. Storicamente, il culto di San Giuseppe era già in uso ai tempi del Sacro romano impero d’oriente, anche se i primi a diffonderlo furono i monaci benedettini nel 1030, seguiti dai Servi di Maria e dai francescani nel 1400.
Cosa sappiamo su San Giuseppe

Quello che sappiamo su San Giuseppe lo scopriamo dai Vangeli di Matteo e di Luca, che offrono più degli altri descrizioni sull’infanzia di Gesù.

Il culto di San Giuseppe ha origini molto antiche. Infatti, nell’Alto Medioevo si celebrava la sua figura nelle chiese orientali. Poi, nel ‘300 il culto si diffuse anche in Occidente, e venne scelto il 19 marzo, la data della sua morte.

Per l’inserimento della data in calendario bisognerà aspettare Papa Sisto IV nel 1479, e il 1800 per riconoscere San Giuseppe come santo patrono.

L’altra festa cattolica a lui dedicata, quella di San Giuseppe Artigiano che cade il Primo Maggio, è del 1955, in risposta alla festa dei lavoratori che aveva origini sindacali e socialiste.

Secondo gli studiosi, il 19 marzo i romani festeggiavano le baccanali: in tutte le regioni dell’Impero venivano preparati dei banchetti per i poveri, le donne preparavano il pane e le zeppole, delle frittelle che ricordavano quelle vendute da San Giuseppe durante la sua fuga dall’Egitto per poter sopravvivere.

Ci sono anche dolci tipici, che variano da regione a regione, ma il più famoso è senza dubbio la zeppola di san Giuseppe.

E’ conosciuta anche come “festa del babbo“, e con il trascorrere del tempo, questa festività ha assunto aspetti più moderni e commerciali, con iniziative in ambito scolastico e mercatini all’aperto o in piazza.

Perché si dice papà e non babbo?
  • La definizione che dava di entrambi i termini il vocabolario dei sinonimi della lingua italiana di Pietro Fanfani del 1865, non era delle più dolci:
    Padre è la voce vera e nobile. Babbo è voce da fanciulli. Papà è una leziosaggine francese che suona nelle bocche di quegli sciocchi, i quali si pensano di mostrarsi più compiti scimmiottando gli stranieri“.
  • Andando avanti l’uso di papà è diventato usuale nella lingua italiana tanto che oggi si festeggia la “festa del papà” e non la “festa del babbo“.
  • Nei vocabolari dell’800 non c’era il termine papà. Padre era il termine nobile, mentre babbo quello affettuoso dei bambini.
  • Nel ‘900 si inverte la tendenza e il termine papà prende il sopravvento, mentre babbo diventa un regionalismo.
  • Babbo, si utilizza in Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, nelle Marche e in Sardegna.
Festa del Papà nei prossimi 10 anni:
  • Festa del Papà 2022: Sabato 19 marzo
  • Festa del Papà 2023: Domenica 19 marzo
  • Festa del Papà 2024: Martedì 19 marzo
  • Festa del Papà 2025: Mercoledì 19 marzo
  • Festa del Papà 2026: Giovedì 19 marzo
  • Festa del Papà 2027: Venerdì 19 marzo

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