L’espressione “notte di San Silvestro” è largamente diffusa e di uso comune. Perché si dice così e qual è il significato
Cos’è la notte di San Silvestro. L’espressione “notte di San Silvestro” viene usata nel linguaggio comune per indicare “la vigilia di Capodanno“. La “notte di Capodanno” (o meglio, “la vigilia di Capodanno”) è chiamata anche “notte di San Silvestro“. Questo perché il giorno 31 dicembre è una data dedicata al santo (cioè, a Papa Silvestro, il 33° vescovo della città di Roma). Papa Silvestro è stato un personaggio importante nella storia della cristianità, perché sotto il suo pontificato la Roma pagana lasciò il posto a quella cristiana, pur conservando alcuni riti e cerimonie. Il 31 dicembre del 335 è stato proprio il giorno della morte del Papa Silvestro.
Origine
Fino al 1700, le città festeggiavano il Capodanno in date diverse (per motivi interni di politica e cancelleria). A Venezia si festeggiava il 1 marzo, a Firenze il 25, a Parigi si cominciava a contare l’anno dalla Pasqua.
Nemmeno l’introduzione del calendario gregoriano nel 1582 riuscì a risolvere la questione (aveva stabilito una nuova divisione dei mesi dell’anno rispetto al calendario giuliano in vigore dal 46 a.C., ma non aveva fissato una data per l’inizio dell’anno).
Fu Papa Innocenzo XII nel 1691 a perfezionare il calendario del suo predecessore, stabilendo che l’anno dovesse iniziare il 1° gennaio (giorno della festa della circoncisione di Gesù, che nella tradizione ebraica avveniva 8 giorni dopo la nascita).
Potrebbero interessarti anche questi articoli:
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.