Cos’è l’haka?

La Haka è una danza tipica del popolo Māori, l’etnia originaria della Nuova Zelanda. È stata resa celebre, nello stile della Ka Mate, dagli All Blacks, la nazionale di rugby a 15 neozelandese

Cos'è l'haka?
Cos’è l’haka? La Haka, sebbene possa apparire feroce e primitiva, costituisce un patrimonio culturale di enorme valore per il popolo neozelandese, che ne preserva e tramanda la tradizione con orgoglio.

La danza Haka fu ideata dai Maori, l’etnia originaria che abitava la Nuova Zelanda molto prima dell’arrivo dei colonizzatori occidentali. Questa espressione artistica, il cui nome “haka” significa letteralmente “danza“, è una forma tribale eseguita per comunicare sentimenti intensi e travolgenti, attraverso una sequenza di passi marcati e grida rituali.

Nonostante l’impatto visivo la associ spesso a una danza di guerra antica, l’haka può veicolare anche emozioni come la gioia o il dolore per un lutto. La sua presenza è profondamente radicata nell’identità neozelandese, e questa danza viene eseguita in svariati contesti, diventando celebre a livello mondiale grazie agli All Blacks, la poderosa squadra nazionale neozelandese di rugby che la esegue all’inizio di ogni partita.

Storia dell’haka

Il ricco patrimonio culturale dei Māori trova un’espressione vibrante nella Haka, una forma d’arte che va ben oltre una semplice danza. Ne parla eloquentemente lo studioso Alan Armstrong nel suo libro “Maori Games and Haka“, dipingendo la Haka come una composizione coinvolgente di suoni provenienti da mani, piedi, gambe, corpo, voce, lingua e occhi. Ogni elemento contribuisce alla realizzazione di sfide, saluti, esultanze o disprezzi insiti nelle parole. È un’esperienza disciplinata ma carica di emozioni, rappresentando, forse più di qualsiasi altro aspetto della cultura Māori, la passione, il vigore e l’identità della loro razza.

La Haka, al suo apice, è un messaggio dell’anima espresso attraverso movimenti e parole. Non è semplicemente una danza di guerra o intimidatoria, come spesso si fraintende, ma piuttosto una forma di espressione aperta che può comunicare gioia, dolore o qualsiasi sentimento profondo. È un rituale ricco di significato, un’espressione che cerca di impressionare, come dimostrato con forza nelle esibizioni degli All Blacks.

Nell’esecuzione della Haka, gli interpreti ruotano gli occhi, mostrano i denti, sporgono la lingua e colpiscono energicamente petto e avambracci. Questi gesti sono una dimostrazione di potenza e coraggio, riconducendosi allo spirito guerriero distintivo dei Māori. La Haka, oltre ad essere eseguita dagli All Blacks, è un elemento essenziale nelle manifestazioni sportive, adottata anche dalle nazionali di rugby a 13 e di pallacanestro. Non è limitata agli ambiti sportivi, ma permea profondamente la vita quotidiana dei neozelandesi di varie origini, contribuendo a definire l’identità nazionale e a conservare un patrimonio culturale straordinario. La Haka è praticata con orgoglio e partecipazione in tutto il paese, nei college, nelle università, nell’esercito e oltre.

Come si esegue l’haka

L’esecuzione della Haka è un rituale ricco di storia e significato, caratterizzato da vari stili di interpretazione. Il Ka Mate, reso celebre dagli All Blacks, è solo uno di essi, ma tutti condividono tre elementi essenziali che conferiscono forza e significato alla performance.

Gli occhi dilatati, chiamati “pukana“, sono un punto focale. Rappresentano l’intensità emotiva, la forza interiore riversata nella danza. Le linguacce, o “whetero“, aggiungono un elemento di sfida, una dichiarazione di presenza e determinazione. Gli occhi sbarrati, accompagnati da versi striduli noti come “ngangahu“, creano un’atmosfera di tensione e determinazione.

Il leader del gruppo, spesso la figura più anziana o una persona di autorità, guida la performance con una voce incisiva. Un ritornello incitante dà il via alla danza vera e propria, unificando il gruppo in un’espressione potente di passione e tradizione.

Voce guida (urlando):

Kia rite, kia rite tonu! (In posizione, quando siete pronti)
Hi! Su!)
Ringa pakia Batti le mani sulle cosce)
Uma tiraha Petto in fuori)
Turi whatia Piega le ginocchia)
Hopewai ake Falle seguire dall’anca)
Waewae takahia kia kino Sbatti i piedi con forza)

Tutti (urlando):

Ka mate, ka mate È la morte, è la morte)
Ka ora, Ka ora È la vita, è la vita!)
Ka mate, ka mate È la morte, È la morte!)
Ka ora Ka ora È la vita, è la vita!)
Tenei te tangata puhuruhuru Questo è l’uomo peloso)
Nana i tiki mai whakawhiti te ra È colui che ha fatto splendere il sole su di me!)
A Upane! Ka Upane! Ancora uno scalino, ancora uno scalino,)
Upane Kaupane Un altro fino in alto,)
Whiti te rā! Il sole splende!)
Hi! Alzati!)

La Haka nel rugby

Nel lontano 1888-1889, la squadra di Nativi neozelandesi fece il primo uso intimidatorio dell’Haka durante il loro tour in Gran Bretagna. In quel contesto, la variante della danza potrebbe essere stata la Ka Mate, ma non è certo. Ciò che è sicuro è che questa esibizione coinvolse giocatori avvolti in mantelli bianchi, e un berretto nero veniva lanciato in aria al termine del tour.

La Haka, resa famosa dalla squadra nazionale neozelandese di rugby, gli “All Blacks“, fece la sua prima apparizione ufficiale nel 1905 durante un tour. Il termine “All Blacks” fu coniato in quell’occasione. Nonostante il testo della Ka Mate non abbia origini legate al rugby, ma piuttosto alla tradizione Māori, l’Haka divenne una tradizione durante i match giocati in trasferta. Nel 1986, Wayne Shelford e Hika Reid degli All Blacks cambiarono il gioco introducendo l’Haka anche nei match giocati in Nuova Zelanda nel 1987, assicurandosi che fosse eseguita con la precisione e l’intensità che mancavano in passato.

Anche altre squadre di rugby, come le Isole Tonga, le Isole Samoa e le Isole Figi, presentano danze simili come la Sipi Tau, la Siva Tau e la Cibi, rispettivamente. I Pacific Islanders eseguono una versione combinata di queste danze di guerra.

Tuttavia, l’utilizzo commerciale della Haka è stato oggetto di critiche. Alcuni studiosi Māori contestano la mercificazione, sostenendo che la Haka non è una danza di guerra e che i movimenti dei giocatori non rispettano l’originale. Inoltre, nel 2000, alcuni Māori chiesero una percentuale dei profitti ottenuti da Adidas e dalla New Zealand Rugby Football Union dai diritti televisivi degli All Blacks, sostenendo che il popolo Māori dovrebbe essere riconosciuto come detentore dei diritti di copyright sull’Haka. La NZRFU rispose sottolineando che la Haka non veniva utilizzata per scopi commerciali e che la sua attribuzione storica rendeva difficile determinarne il vero proprietario.

Potrebbero interessarti anche questi articoli:

L'informazione è di parte! Ci sono giornali progressisti e giornali conservatori. La stessa notizia ti viene raccontata in modo diverso. Se cerchi un sito che ti spieghi le cose con semplicità, e soprattutto con imparzialità, allora questo è il posto giusto per te. Cerchiamo notizie e fatti social del momento e li rimettiamo in circolo, senza giri di parole e senza influenzarti con le nostre opinioni.

FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].

Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.