Cos’è il Semestre bianco?

Il semestre bianco è la parte conclusiva del mandato del capo dello stato. In questo periodo il presidente non può sciogliere le camere a meno che questo non coincida con la fine della legislatura


Cos’è il Semestre bianco? Il semestre bianco era il periodo di 6 mesi alla fine del mandato del Presidente della Repubblica Italiana, durante il quale non gli era permesso per legge sciogliere le Camere, a meno che coincidesse con gli ultimi sei mesi della legislatura in corso. Questa regola era stata introdotta per evitare che il Presidente potesse sfruttare la possibilità di sciogliere le Camere poco prima della fine del suo mandato per influenzare l’elezione del suo successore o per favorire un candidato di sua preferenza.

Inizialmente, non erano previste eccezioni a questa regola. Tuttavia, in vista del semestre bianco di Francesco Cossiga, la cui presidenza sarebbe terminata il 3 luglio 1992 e quindi si sarebbe sovrapposta agli ultimi mesi della X legislatura (che sarebbe terminata naturalmente il 2 luglio dello stesso anno), si rese conto che paradossalmente il Presidente non avrebbe avuto la possibilità di sciogliere un parlamento che era già in scadenza di mandato.

Di conseguenza, si è proceduto a modificare il secondo comma dell’articolo 88 della Costituzione, consentendo lo scioglimento delle Camere anche durante il semestre bianco se esso coincideva con gli ultimi 6 mesi della legislatura in corso.

Cos’è il semestre bianco

Il “semestre bianco” è l’ultima parte del periodo di sette anni in cui il presidente della repubblica è in carica. Durante questo periodo, ci sono alcune limitazioni ai suoi poteri. Secondo la Costituzione, il presidente uscente non può sciogliere il parlamento a meno che non siano già trascorsi gli ultimi 6 mesi della legislatura.

Il presidente della repubblica può, sentendo i presidenti delle camere, sciogliere tutto il parlamento o anche solo una camera. Tuttavia, non può fare ciò nei sei mesi finali del suo mandato, a meno che non coincidano con gli ultimi sei mesi della legislatura.

Durante i periodi ordinari, il presidente può sciogliere il parlamento anche prima della sua scadenza naturale. Per questo motivo, i fondatori della Costituzione introdussero il “semestre bianco” per porre un limite ai poteri del presidente. Questo evita che il presidente sciogla il parlamento con l’intenzione di formare un nuovo parlamento che lo favorisca per una possibile rielezione.

Le regole di questo istituto sono state modificate dalla legge costituzionale numero 1 del 1991. In precedenza, la regola era assoluta, ma nel 1992 sia il mandato del presidente Francesco Cossiga che la legislatura stavano per terminare nello stesso periodo. Questo avrebbe impedito al presidente di sciogliere il parlamento, mentre il parlamento non avrebbe potuto eleggere un nuovo presidente senza violare l‘articolo 85 comma 3 della Costituzione. Questo articolo stabilisce che il parlamento non può eleggere un nuovo presidente se mancano meno di tre mesi alla fine della legislatura.

Curiosità sul semestre bianco

Il presidente della repubblica rimane in carica per 7 anni, a meno che non si dimetta prima. Tuttavia, raramente chi è al Quirinale rimane fino all’ultimo giorno del mandato. Di solito, il successore viene scelto prima della scadenza naturale del mandato. Questo significa che la durata del “semestre bianco” può variare, in media è di 166,9 giorni, cioè circa 5 mesi e mezzo.

In media, il “semestre bianco” dura meno di 167 giorni.

Il “semestre bianco” più lungo è stato quello di Giuseppe Saragat (183 giorni, dal 29 giugno al 29 dicembre 1971), mentre il più breve è stato quello di Francesco Cossiga (116 giorni, dal 3 gennaio al 28 aprile 1992). In 3 casi (Segni, Leone e Napolitano durante il suo secondo mandato), i presidenti non hanno completato gli ultimi 6 mesi del loro incarico perché si sono dimessi prima.

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