Philippe Daverio, critico e storico d’arte, è morto a 71 anni all’Istituto dei Tumori di Milano
È morto Philippe Daverio. Lo storico dell’arte aveva 71 anni ed era un noto conduttore televisivo di trasmissioni di divulgazione culturale. Il critico e storico d’arte è deceduto all’Istituto dei Tumori di Milano. La morte è stata annunciata dalla regista e direttrice del teatro Franco Parenti di Milano, Andree Ruth Shammah. “Mi ha scritto suo fratello stamattina per dirmi che Philippe è mancato stanotte“.
Chi è Philippe Daverio
E’ nato il 17 ottobre 1949 a Mulhouse, in Alsazia (Francia) da padre italiano (Napoleone Daverio) e madre francese (Aurelia Hauss). Era il quarto di 6 figli. Aveva sia la cittadinanza italiana che quella francese.
Iscritto alla facoltà di economia e commercio all’università Bocconi di Milano, non ha mai conseguito la laurea.
Nel 1975, seguendo la sua passione per l’arte, ha aperto una galleria a Milano, ospitando soprattutto opere d’arte contemporanea.
Nel 1999 è diventato noto al grande pubblico quando ha partecipato al programma di Rai 3 Art’è. Nel 2000 ha condotto la trasmissione Art.tù e da 2002 al 2012 la trasmissione di divulgazione artistica Passepartout (sempre su Rai 3). Negli ultimi anni la partecipazione a Striscia la notizia.
Ha collaborato con molti giornali e riviste e ha pubblicato diversi libri di storia dell’arte (Il museo immaginato – 2011, Il secolo lungo della modernità – nel 2012, Guardar lontano veder vicino – nel 2013, Il secolo spezzato delle avanguardie – 2014, La buona strada – 2015, L’arte in tavola – 2015 e Il gioco della pittura – 2015, La mia Europa a piccoli passi – 2019).
Ha insegnato storia dell’arte allo IULM di Milano, storia del design al Politecnico di Milano e disegno industriale all’Università degli Studi di Palermo.
Negli anni ’90 è stato scelto come assessore con le deleghe alla Cultura, al Tempo libero, all’Educazione e alle Relazioni internazionali dal sindaco di Milano Marco Formentini.
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