C o Q? Ecco uno degli errori più frequenti che si possono commettere nella lingua italiana
Qui di seguito trovi la soluzione ad uno degli errori più diffusi della lingua italiana: C o Q?
Qual è il modo corretto?
Se a “Cu/Qu” segue una vocale la forma corretta è “Q”
Esempio: quaderno, quesito, quinto, quota, quadro.
Eccezioni: cuore, cuoco, cuoio, scuola, circuito, taccuino, innocuo, cui, vacuo, arcuato, cospicuo, acuire, proficuo, promiscuo, riscuotere, scuoiare, scuotere, cuocere, evacuare, percuotere.
Se a “Cu/Qu” segue una consonante la forma corretta è “C”
Esempio: curioso.
Si usa CQU nella parola acqua e in tutti i suoi derivati e composti
Esempio: acquazzone, acquedotto, acquitrino, acquaio, acquolina, acquaragia, acquario, acquamarina, risciacquare.
Si usa anche nelle seguenti parole: acquistare, acquisire, nacqui, tacque, acquirente, piacque, giacque.
La doppia “c” o “q” non si usano quasi mai
Esempio: “taccuino” e “soqquadro”.
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