Elon Musk è diventato indispensabile per la sicurezza nazionale americana. Infatti, sono suoi i missili di nuova generazione (più avanzati e meno costosi) e sono suoi i satelliti militari e i satelliti spia messi in orbita in segreto dal Pentagono
Perché Elon Musk è diventato fondamentale per la sicurezza degli Stati Uniti. Negli Stati Uniti, il miliardario Elon Musk non è solo noto per la sua influenza sul settore delle auto elettriche e dello spazio, ma anche per il suo ruolo sempre più rilevante nella sicurezza nazionale. Grazie alla sua azienda SpaceX, Musk ha fornito missili avanzati e satelliti spia per il Pentagono, superando in efficienza e costo i principali competitor come Lockheed-Martin e Boeing.
Un sistema laser rivoluzionario per la sicurezza
Di recente, a mille chilometri dalla Terra, è stato sperimentato un nuovo sistema laser per la trasmissione di ordini tra satelliti alla velocità della luce. Questo sistema rappresenta un passo avanti nell’individuazione e intercettazione di missili nemici, un’innovazione firmata SpaceX che migliora il “paracadute” difensivo americano. Musk ha quindi consolidato la sua presenza strategica nello spazio, con oltre settemila satelliti Starlink in orbita che forniscono connessione globale e supportano operazioni militari, come nel conflitto in Ucraina.
Il complesso militare e la sicurezza nazionale
Il ruolo di Musk non si limita all’innovazione economica ma si estende, e forse in modo più rilevante, alla sicurezza nazionale. Oltre ai missili di nuova generazione, SpaceX costruisce e lancia in segreto satelliti per il Pentagono, un campo che tradizionalmente era dominato da grandi aziende del settore della difesa come Raytheon e Northrop Grumman. Grazie a queste collaborazioni, Elon Musk ha ottenuto una “clearance” di sicurezza, cioè l’autorizzazione a conoscere informazioni riservate del Pentagono, con obblighi di riservatezza molto rigidi.
Tuttavia, le autorità si chiedono quanto Musk rispetti questi vincoli. L’imprenditore, noto per il suo attivismo nel “free speech” e per la tendenza a dichiarazioni estreme, ha ammesso lui stesso di avere disturbi della personalità che gestisce anche con farmaci. “Sono cose noiose”, ha dichiarato Musk sui segreti che ha appreso, sottolineando di aver compreso l’importanza del riserbo.
Interrogativi sui rapporti con Putin
Le autorità americane si interrogano sui suoi colloqui con Putin, avvenuti senza informare i funzionari competenti, e confermati dal Cremlino nonostante la smentita iniziale di Musk. Tali contatti con Mosca preoccupano soprattutto i vertici militari e dell’intelligence, temendo che Musk possa involontariamente rivelare informazioni riservate.
Il ruolo di Musk nella politica americana
Musk ha anche un ruolo significativo nella campagna di Donald Trump, al quale offre un appoggio strategico. Grazie alla sua enorme popolarità e alla sua piattaforma social, X (ex Twitter), Musk si è rivelato una risorsa preziosa per Trump, che guarda con interesse alla sua visione di efficienza economica. I due avrebbero già discusso di un possibile incarico per Musk nella pubblica amministrazione, con l’obiettivo di ridurre drasticamente la spesa federale.
Musk, che ha già licenziato migliaia di dipendenti nelle sue aziende, propone di creare un “Department of Government Efficiency” (DOGE), una sorta di “ministero dell’efficienza“, con cui risparmiare allo Stato duemila miliardi di dollari l’anno. Tuttavia, gli analisti sottolineano che sarebbe difficile tagliare così tanto, poiché gran parte del bilancio federale è destinato a spese sociali e alla difesa. Inoltre, le leggi sul pubblico impiego ostacolerebbero licenziamenti di massa nella pubblica amministrazione.
L’influenza della tecnologia sulla politica
L’avanzata dell’intelligenza artificiale sta convincendo alcuni leader del settore tecnologico che i meccanismi democratici sono inefficaci. Musk e altri imprenditori del digitale vedono nell’intelligenza artificiale una potenziale guida per un sistema “tecno-autoritario” efficiente, che superi le lentezze della democrazia. Secondo Fiona Hill, ex consigliere diplomatico per la sicurezza nazionale alla Casa Bianca, Elon Musk e Trump sembrano attratti dall’oligarchia russa, un modello di potere concentrato in poche mani e immune dalle ingerenze di popoli e parlamenti.
Hill, che ha lavorato sia con Putin che con Musk, ritiene che l’attrazione per questo modello possa spiegare la vicinanza di Musk e Trump al leader russo, nonostante la Russia sia considerata un nemico strategico degli Stati Uniti.
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