Per le operazioni militari all’estero l’Italia spende 1,8 miliardi

L’Italia spende sempre di più per le missioni militari all’estero. Quest’anno è prevista una spesa di un miliardo e 825 milioni di euro, 105 milioni in più dell’anno scorso

Per le operazioni militari all’estero l’Italia spende 1,8 miliardi. La spesa per le operazioni militari all’estero dell’Italia è in costante aumento, raggiungendo un totale di 1,82 miliardi di euro nel 2024, con un aumento di 105 milioni rispetto all’anno precedente.

Questo incremento rappresenta un cambiamento significativo rispetto agli anni passati, quando la spesa si aggirava intorno a un miliardo di euro all’anno. La relazione annuale del governo al Parlamento ha evidenziato un aumento esponenziale delle spese pubbliche per le operazioni militari all’estero, descrivendo la dimensione delle attività come “senza precedenti” dall’era post-bellica.

Attualmente, l’Italia partecipa a un totale di 36 missioni militari all’estero. Queste missioni coprono una vasta gamma di aree geografiche, dall’Europa orientale al Medio Oriente, al Corno d’Africa e oltre, coinvolgendo una varietà di iniziative internazionali, tra cui Nato, Unione europea e Organizzazione delle Nazioni Unite.

Le forze impiegate in queste missioni militari all’estero ammontano a 11.166 militari, con il governo che ha recentemente approvato due nuove missioni per il 2024: Levante, per interventi umanitari a Gaza, ed Eunavfor Aspides, per proteggere la navigazione nello Stretto di Bab El Mandeb e nel Mar Rosso.

Per finanziare queste operazioni, il bilancio complessivo prevede una spesa di 1,779 miliardi di euro, di cui la maggior parte è coperta dal ministero della Difesa. Altri ministeri, tra cui Esteri, Economia, Interno e Giustizia, contribuiscono anche alla copertura finanziaria.

Tra le missioni più costose, spicca il contrasto all’Isis per la stabilizzazione dell’Iraq, che richiede una spesa di 242,11 milioni di euro. Seguono progetti come la partecipazione ai piani della Nato per il dispiegamento in Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria in risposta all’invasione russa dell’Ucraina, e la missione Unifil in Libano.

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