La storia di Angela Celentano

Il 10 agosto 1996, Angela Celentano, allora di 3 anni, scomparve durante una gita sul Monte Faito a Vico Equense, in provincia di Napoli

La storia di Angela Celentano
Il 10 agosto 1996, Angela Celentano, allora di 3 anni, scomparve durante una gita sul Monte Faito a Vico Equense, in provincia di Napoli. Da allora, i suoi familiari hanno cercato di trovare qualsiasi traccia della bambina, attraverso ricerche, appelli pubblici e indagini della polizia. La vicenda ha suscitato grande interesse e attenzione a livello nazionale.

Angela Celentano, compirebbe 30 anni l’11 giugno 2023. La sua famiglia continua a sperare di poterla ritrovare e le dedica dolci messaggi sui social network.

La scomparsa di Angela Celentano

Il 10 agosto 1996, durante la gita annuale al Monte Faito organizzata dalla Comunità Evangelica di Vico Equense, Angela Celentano, una bambina di 3 anni, si trovava con i suoi genitori, una casalinga ed un operaio, e altre 40 persone. Improvvisamente, poco dopo le 13, il padre di Angela, Catello Celentano, si accorge che la figlia non è più lì intorno a giocare. Così inizia la vicenda che sarà oggetto di approfondimento nella trasmissione Rai 3 “Chi l’ha visto?“.

Le prime ricerche

Secondo il racconto dei testimoni, Angela sarebbe scomparsa dopo essersi allontanata con un amico di 11 anni che era tornato con lei al parcheggio per depositare un pallone in auto. A metà strada, però, l’amico l’avrebbe convinta a “tornare indietro dalla mamma“. Da quel momento in poi, non si sono più avute notizie di Angela. L’amico Renato sarebbe stato l’ultimo a vederla.

Il ruolo di Renato e Luca

Angela si allontanò con due bambini: Renato, 11 anni, e Luca, 12 anni. Secondo la versione di Renato, Angela viene rimandata indietro mentre lui prosegue per posare il pallone. Da quel momento, Angela scompare. Tuttavia, durante le indagini, emerge che l’ultimo a vedere Angela è stato Luca, che avrebbe suggerito a Renato di riportare la bambina alla madre, offrendosi di farlo lui stesso. Le versioni dei due bambini sono discordanti e non si sa con certezza cosa sia successo.

Le ricerche e la telefonata misteriosa

Subito dopo la scomparsa di Angela, iniziano le ricerche nei boschi del Monte Faito. 9 giorni dopo la scomparsa, la famiglia riceve una telefonata misteriosa: si sente una bambina piangere e un uomo parlare in sottofondo, ma la voce del padre di Angela non viene riconosciuta chiaramente. Non viene fatta alcuna richiesta o domanda. La telefonata sembra essere stata effettuata solo per far sentire la voce del padre alla bambina scomparsa.

Decine di avvistamenti: l’identikit

Nel corso degli anni sono arrivate numerose segnalazioni e avvistamenti, ma solo alcuni hanno attirato l’attenzione degli inquirenti. Nonostante ciò, nessuna di queste piste ha portato al ritrovamento di Angela. Sono state fatte molte ricostruzioni al computer del suo volto, ma le difficoltà nell’identificarla aumentano con il passare del tempo. Nel 2016, ad esempio, qualcuno l’ha segnalata su un autobus a Roma, mentre nel 2001 è stata effettuata un’esame del DNA su una bambina rom sospettata di essere Angela.

Speranze dall’estero: dalla Turchia al Venezuela

Negli ultimi anni sono state avanzate alcune piste interessanti, come la cosiddetta “pista turca” del 2009. Una donna, Vincenza Trentinella, ha raccolto informazioni da un prelato di nome don Augusto, che a sua volta ha ricevuto delle confidenze sulla scomparsa della bambina. Secondo questa pista, Angela viveva sull’isolotto di Buyuk Ada con una persona che credeva fosse suo padre, ma quando i magistrati italiani sono andati in Turchia per indagare, hanno scoperto che il presunto padre era solo un veterinario.

Un’altra delusione è stata la “pista messicana” del 2010, quando i genitori hanno ricevuto una mail da una certa Celeste Ruiz che diceva di essere Angela rapita da due uomini in Italia e portata in Messico. Tuttavia, la foto allegata alla mail era di una psicologa e non della bambina scomparsa. Si tratta probabilmente di truffatori o millantatori, ma non è mai stato possibile verificarlo con certezza.

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