Giovanni Brusca esce dal carcere

Avendo scelto di collaborare con la giustizia ha ottenuto gli sconti di pena previsti dalla legge

Giovanni Brusca esce dal carcere
Giovanni Brusca esce dal carcere.Giovanni Brusca ha finito di scontare la pena e da oggi, dopo 25 anni di carcere, è un uomo libero. Avendo scelto di collaborare con la giustizia ha ottenuto gli sconti di pena previsti dalla legge. E’ stato scarcerato per effetto della legge del 13 febbraio del 2001 grazie alla quale per lo Stato italiano ha finito di scontare la propria pena detentiva.

Brusca ha lasciato il penitenziario di Rebibbia (Roma) con 45 giorni di anticipo rispetto alla scadenza della condanna. Sarà sottoposto a controlli e protezione e a 4 anni di libertà vigilata, come deciso dalla Corte d’Appello di Milano.

Chi è Giovanni Brusca

Giovanni Brusca (soprannominato in lingua siciliana “u verru”, oppure lo “scannacristiani” per la sua ferocia) è nato il 20 febbraio del 1957 a San Giuseppe Jato, Palermo (Sicilia). Fedelissimo del capo dei capi di Cosa nostra, Totò Riina, è diventato un collaboratore di giustizia.

Il 23 maggio del 1992 azionò il comando che innescò la strage di Capaci uccidendo il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i 3 agenti di scorta Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro. Oltre alla strage di Capaci, ha avuto un ruolo di primo piano nell’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo (il figlio del pentito Santino, ucciso e sciolto nell’acido a 15 anni). E’ sempre a lui che vengono attribuiti altre decine di omicidi di mafia.

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