Quali materie prime critiche ci sono in Italia?

In Italia, l’estrazione mineraria attualmente si concentra su feldspato e fluorite. Tuttavia, l’Ispra sta aggiornando il database minerario e ci sono segni promettenti di altre risorse, come il litio

Quali materie prime critiche ci sono in Italia?

Quali materie prime critiche ci sono in Italia? In Italia, l’estrazione mineraria attualmente si concentra su feldspato e fluorite, uniche tra le 34 materie prime critiche elencate dall’Unione Europea. Tuttavia, l’Ispra sta aggiornando il database minerario in conformità con il regolamento Critical Raw Materials Act UE, e ci sono segni promettenti di altre risorse, come il litio.

David Govoni, presidente della Federazione Europea dei Geologi, ha evidenziato la necessità di mappare non solo i giacimenti, ma anche le competenze minerarie, perse in 40 anni di inattività. Secondo Govoni, riaprire le miniere richiede personale qualificato, dai geologi agli operatori di cava.

Domenico Savoca, presidente dell’Associazione degli ingegneri minerari in Italia, ha confermato che l’unica scuola di ingegneria mineraria al Politecnico di Torino ha pochi iscritti, per lo più stranieri, e alcuni master in ingegneria mineraria non hanno avuto successo.

Attualmente, in Italia sono attive 76 miniere, ma il paese ha un grande potenziale minerario. Stefano Laporta, presidente dell’Ispra, ha indicato che la Sardegna è particolarmente ricca di giacimenti di materie prime critiche, così come il Nord Italia e la Toscana. Le risorse includono rame in diverse regioni tra cui l’Appennino ligure emiliano, le Alpi occidentali, il Trentino, la Carnia e la Sardegna, tungsteno in Calabria, Sardegna e sulle Alpi, cobalto in Piemonte e Sardegna, e magnesite in Toscana. Inoltre, è stato scoperto litio nei fluidi geotermici di Toscana, Lazio e Campania, fondamentale per le batterie delle auto elettriche.

Fiorenzo Fumanti, geologo dell’Ispra, ha sottolineato che l’Italia non è povera di risorse minerarie, ma di ricerca mineraria. Molti minerali non erano di interesse fino a pochi anni fa e quindi non erano oggetto di ricerca.

L’appello degli esperti è chiaro: per sfruttare il potenziale minerario dell’Italia, è essenziale recuperare e sviluppare competenze specifiche nel settore.

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