L’esperimento mira a gestire la radiazione solare mediante la dispersione di trilioni di particelle di sale marino nell’atmosfera al fine di aumentare la densità delle nuvole e la loro capacità riflettente
In cosa consiste l’esperimento di geoingegneria solare iniziato a San Francisco. Negli Stati Uniti, precisamente ad Alameda, California, è iniziato un esperimento di geoingegneria solare che ha suscitato un dibattito tra esperti e comunità scientifica. L’esperimento, noto come Coastal Atmospheric Aerosol Research and Engagement (CAARE), mira a gestire la radiazione solare mediante la dispersione di trilioni di particelle di sale marino nell’atmosfera al fine di aumentare la densità delle nuvole e la loro capacità riflettente. Questa tecnologia, conosciuta come solar radiation modification (SRM), è oggetto di controversie per le sue potenziali implicazioni ecologiche e sociali.
L’esperimento è stato avviato da una portaerei dismessa nella baia di San Francisco, mantenuto segreto dagli organizzatori per timore di possibili proteste da parte degli attivisti. La macchina, simile a un generatore di neve, ha iniziato a emettere una sottile nebbia composta da minuscole particelle di sale marino. Secondo quanto dichiarato, questo sarebbe il primo test all’aperto condotto negli Stati Uniti per la gestione della radiazione solare.
Il progetto CAARE coinvolge l’Università di Washington e il SilverLining, un gruppo di sostegno alla ricerca di geoingegneria. L’esperimento dovrebbe durare fino alla fine di maggio, durante il quale saranno raccolti dati e informazioni per valutare l’efficacia e le possibili conseguenze di questa tecnologia.
Mentre alcuni esperti sostengono che la geoingegneria solare potrebbe offrire soluzioni innovative per affrontare il cambiamento climatico, altri sono più scettici. Greg Goldsmith, decano associato per la ricerca e lo sviluppo presso la Chapman University, ha sottolineato la necessità di considerare attentamente gli impatti ecologici di tali interventi. David Santillo, scienziato senior di Greenpeace International, ha espresso preoccupazione per le conseguenze impreviste e difficilmente prevedibili della modifica della radiazione solare sull’ambiente e sul clima.
L’amministrazione Biden ha preso le distanze dall’esperimento, sottolineando che il governo degli Stati Uniti non è coinvolto nella modifica della radiazione solare ad Alameda o in qualsiasi altro luogo. Tuttavia, la geoingegneria solare sta diventando sempre più una realtà, con numerosi progetti ed esperimenti in corso in tutto il mondo.
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