Notizia dell’ultima ora: Temperature oceaniche: maggio scorso è stato classificato come uno dei mesi di maggio più caldi mai registrati
9 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus ha pubblicato il rapporto mensile che mette in luce un aumento delle temperature oceaniche e il maggio scorso si è classificato come uno dei mesi di maggio più caldi mai registrati. A livello globale, la temperatura media è stata inferiore di meno di 0,1°C rispetto al maggio precedente, che detiene il primato come il più caldo mai registrato. Tuttavia, la temperatura della superficie del mare e dell’aria marina è stata la più elevata finora, calcolata su tutti i mari privi di ghiaccio. In alcune parti del Canada, dell’Africa e del Sud-Est asiatico, le temperature sono rimaste elevate. Al contrario, in Australia e dall’India nord-occidentale alla Siberia meridionale, le temperature sono state notevolmente più basse del normale, probabilmente a causa dell’influenza del fenomeno de El Niño nel Pacifico tropicale orientale.
Inoltre, il rapporto evidenzia il declino dei ghiacciai in Antartide. L’estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto per la terza volta nel 2023 il minimo mensile record, diminuendo del 17% rispetto alla media. Questo calo è stato particolarmente evidente nei mari di Weddell, Bellingshausen e Ross settentrionale, mentre nel mare di Amundsen le concentrazioni sono rimaste superiori alla media. Il report segnala anche anomalie nell’estensione del ghiaccio nel Mare di Groenlandia e nel Mare di Barents.
Il rapporto include anche informazioni sulle inondazioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna. Si è verificato un clima più umido del normale in gran parte dell’Europa meridionale e nell’ovest dell’Islanda. Le forti precipitazioni hanno causato inondazioni in Italia e nei Balcani occidentali. Al contrario, la maggior parte della penisola iberica ha continuato a soffrire di periodi di siccità prolungata. Condizioni più secche del normale sono state riscontrate anche in Danimarca, Paesi baltici, Scandinavia meridionale e gran parte della Russia occidentale. Il suolo è rimasto asciutto nelle regioni della penisola iberica nonostante leggere precipitazioni superiori alla media, mentre sono state registrate anomalie umide nel Regno Unito, Francia, Germania, Polonia e Turchia centrale nonostante la mancanza di precipitazioni.
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