Il segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina del valore di 725 milioni di dollari. Questo pacchetto include missili Stinger, munizioni anti-drone e munizioni per i lanciarazzi HIMARS. Gli Stati Uniti intendono utilizzare tutti i fondi per l’assistenza militare all’Ucraina approvati dal Congresso entro il 20 gennaio, prima dell’insediamento del nuovo presidente Donald Trump, che potrebbe cambiare la strategia di supporto a Kiev
Il segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, ha annunciato lunedì l’invio di un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina, del valore di 725 milioni di dollari, equivalenti a circa 690 milioni di euro. Questo pacchetto include missili Stinger, munizioni anti-drone, munizioni per i lanciarazzi di precisione HIMARS e altre munizioni di artiglieria.
Negli ultimi mesi, il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, si era impegnato a utilizzare tutti i fondi per l’assistenza militare all’Ucraina approvati dal Congresso prima della fine della sua amministrazione, prevista per il 20 gennaio 2025. Con l’arrivo del nuovo presidente, il Repubblicano Donald Trump, ci si aspetta un cambiamento significativo nella strategia degli Stati Uniti riguardo al sostegno all’Ucraina. Trump ha fatto intendere di non voler continuare a sostenere la difesa ucraina come ha fatto Biden.
L’annuncio dell’invio di nuovi aiuti militari arriva in un momento in cui l’Ucraina continua a fronteggiare gravi sfide legate all’invasione russa. Gli aiuti militari statunitensi sono stati fondamentali per sostenere le capacità difensive del paese. Dall’inizio del conflitto nel febbraio 2022, gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina un totale di circa 28,2 miliardi di dollari in assistenza finanziaria e militare.
Il pacchetto annunciato da Blinken è parte di un impegno più ampio degli Stati Uniti a sostenere l’Ucraina in questo periodo difficile. Tuttavia, la prospettiva di un cambio nella leadership americana preoccupa molti analisti e funzionari ucraini, che temono una diminuzione del supporto militare e finanziario.