Negli ultimi anni, la percezione e l’approccio alla prima esperienza sessuale tra i ragazzi hanno subito un profondo cambiamento. Mentre in passato c’era un’ideale di inizio precoce e senza difficoltà, spesso influenzato dai media come film e serie TV, oggi si assiste a una narrazione più realistica. Serie come “Girls” e il film “How to have sex” hanno contribuito a mostrare che il primo rapporto sessuale può essere complesso e non sempre perfetto, contrastando l’idea che sia un obbligo sociale.
Celebrità come Khloé Kardashian e Lady Gaga hanno condiviso esperienze personali, evidenziando che la prima volta può essere dolorosa, spaventosa e distante dall’ideale di piacere sessuale. Queste testimonianze hanno aiutato a rompere tabù e a trattare il tema della sessualità in modo più aperto.
Secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, la maggior parte dei giovani italiani ha il loro primo rapporto intorno ai 16-17 anni, anche se un numero significativo inizia prima, già dall’età di 15 anni. Tuttavia, c’è stato un aumento nel numero di giovani che scelgono di posticipare o addirittura astenersi dal fare sesso, segno di una maggiore libertà nella scelta dei tempi e delle esperienze sessuali.
Il dottor Daniele Bonanno, psicologo e sessuologo, sottolinea che è importante distinguere tra la prima esperienza sessuale in generale e il primo rapporto penetrativo, che solitamente avviene intorno ai diciassette anni. Egli osserva un trend positivo: mentre aumenta il numero di giovani che rimandano la loro prima volta, coloro che sono attivi sessualmente tendono ad avere rapporti più frequenti.
Secondo Bonanno, questa diversità di esperienze sessuali riflette una maggiore libertà individuale nel decidere quando e come intraprendere rapporti intimi, inclusi approcci alternativi all’attività sessuale penetrativa.
Non usare contraccettivi è più problematico di non farlo
Molti giovani scelgono di avere rapporti sessuali senza l’uso regolare di contraccettivi, secondo l’indagine dell’Osservatorio Giovani e Sessualità condotta da Durex in collaborazione con Skuola.net. Meno della metà dei giovani (43,4%) utilizza sempre il preservativo. La sessuologa clinica Daniela Botta conferma che l’uso della contraccezione è spesso irregolare, e alcuni giovani preferiscono rischiare senza protezione, accettando di affrontare le conseguenze in seguito.
In alternativa, alcuni adolescenti sostituiscono il contatto fisico con il sexting. Secondo Botta, le nuove tecnologie sono viste come una forma di contraccezione naturale che permette di ottenere piacere senza i rischi associati ai rapporti completi. Tuttavia, molti giovani considerano la contraccezione come un ostacolo alla piena espressione della loro sessualità. Nonostante conoscano le opzioni contraccettive, non le utilizzano sempre in modo consistente, preferendo altre modalità o accettando i rischi connessi ai rapporti non protetti.
Le insicurezze tra scarsa autostima e ansia da performance
Durante la pubertà, molti giovani affrontano insicurezze legate all’autostima, influenzate dai cambiamenti fisici del corpo che spesso sembrano sfuggire al loro controllo. Un fattore significativo è la presenza diffusa del porno, spesso assumendo il ruolo di “educatore” sessuale in assenza di un’adeguata istruzione famigliare o scolastica. Questi contenuti online mostrano un sesso meccanico e distorto dalla realtà, come sottolineato anche dall’ex pornostar Rocco Siffredi nel suo libro “Sex lessons. Il mio corso di educazione sessuale”.
Le conseguenze di questa esposizione possono includere insicurezze fisiche e performance. Secondo l’andrologo Antonio Rossi, i ragazzi, in particolare, sono vulnerabili a insicurezze riguardanti il controllo dell’eiaculazione, la durata del rapporto e l’uso del preservativo. Le ragazze, d’altro canto, possono sperimentare timori riguardo al piacere del partner e alla loro autostima, inclusa l’insicurezza sulla propria anatomia genitale.
Il dottor Daniele Bonanno, psicologo, aggiunge che queste preoccupazioni possono aggravare le difficoltà durante l’intimità, influenzando la percezione del proprio corpo e il timore di giudizi esterni. I social media, con le loro immagini idealizzate, possono ulteriormente minare l’autostima giovanile e portare a disturbi come la dismorfofobia, caratterizzata da una preoccupazione eccessiva per presunti difetti fisici.
Benefici del sesso
Il sesso, se praticato in modo consapevole e informato, può contribuire significativamente al benessere individuale. Secondo esperti come il dottor Rossi, riduce lo stress, rafforza le difese immunitarie e favorisce una migliore comprensione di sé stessi e degli altri all’interno della comunità. Il dottor Bonanno aggiunge che il sesso, quando vissuto con consapevolezza, permette di sperimentare emozioni positive attraverso la condivisione e la reciprocità, contribuendo alla costruzione di una nuova identità personale.
Dal punto di vista fisico, il sesso porta al rilascio di endorfine, che riducono lo stress e migliorano l’umore. È anche un’attività che può bruciare circa 250 calorie e stimolare le funzioni cognitive come la memoria e le capacità decisionali. L’orgasmo può agire come un antidolorifico naturale, aumentando la soglia del dolore, soprattutto nelle donne.
Secondo la ginecologa Alyse Kelly-Jones, il sesso può alleviare i dolori mestruali e rinforzare il pavimento pelvico nelle donne. Negli uomini, migliorando la circolazione sanguigna, contribuisce a ridurre i livelli di omocisteina nel sangue, associata a rischi come trombi e infarti. Inoltre, favorisce il sonno grazie all’aumento significativo di prolattina, un ormone che induce il rilassamento.
Posizioni preferite dai giovani
In Italia, non esistono dati precisi sulle posizioni sessuali preferite tra i giovani. Tuttavia, nel 2022, in Scozia è stato distribuito un questionario facoltativo nelle scuole riguardante le pratiche sessuali dei giovanissimi, suscitando polemiche tra genitori ed esponenti politici per la sua presunta invasività. Il questionario includeva domande su orientamento sessuale, esperienze con persone dello stesso o dell’altro sesso, nonché su pratiche come sesso orale e anale, richiedendo anche il codice fiscale per identificare le risposte ritenute allarmanti. In Italia, mancano studi simili che potrebbero essere utili per scopi scientifici, sociali e culturali.
Per ora, le informazioni sulle preferenze vengono fornite dagli specialisti del settore. Secondo il dottor Rossi, tra le posizioni preferite dai giovani italiani ci sono la posizione ‘Legs up’ (con la donna sdraiata con le gambe sollevate) e la posizione ‘missionaria’ (con la donna sdraiata e l’uomo sopra). Gli uomini mostrano una preferenza per la posizione ‘doggy style’ (a pecorina), apprezzata per il suo enfatizzare la fisicità e l’attenzione estetica sul lato posteriore. Il dottor Bonanno conferma questa preferenza e aggiunge che anche la posizione dell’amazzone (con l’uomo disteso e la donna sopra) è popolare tra i giovani.