Se il suicidio assistito diventasse legge nel Regno Unito, i malati terminali e i pensionati con meno di 75 anni potrebbero decidere di porre fine alla propria vita per risparmiare ai familiari i costi delle tasse di successione. Attualmente, le pensioni sono trasferite senza imposta solo se la persona muore prima dei 75 anni; altrimenti, i beneficiari possono dover pagare un’imposta fino al 45% del fondo pensione. Andrew Tully, esperto di finanza, ha affermato: “Questa è una situazione al limite e pochi giorni potrebbero avere un impatto finanziario notevole”
Nel Regno Unito, si sta discutendo la possibilità di legalizzare il suicidio assistito per le persone malate terminali. Se questa legge venisse approvata, i malati terminali, i pensionati e le persone con meno di 75 anni avrebbero la possibilità di porre fine alla propria vita in anticipo. Questo potrebbe aiutare le famiglie a risparmiare sui costi delle tasse di successione. Attualmente, secondo le norme in vigore, le pensioni possono essere trasferite senza imposte solo se la persona muore prima di compiere 75 anni. Se il decesso avviene dopo tale età, i beneficiari devono pagare un’imposta che può arrivare fino al 45% del fondo pensione.
Andrew Tully, esperto di Nucleus Financial, ha dichiarato: “Questa è una situazione al limite e pochi giorni potrebbero avere un impatto finanziario”. Ha aggiunto che, in alcuni casi, morire dopo i 75 anni può costare ai familiari del defunto centinaia di migliaia di sterline, parlando di tasse a sei cifre. La discussione su questo tema è iniziata a fine novembre, quando la Camera dei Comuni ha votato a favore della legalizzazione del suicidio assistito.
Il disegno di legge è attualmente in fase di discussione e potrebbe richiedere diversi mesi prima di essere approvato. Secondo quanto riportato dalla BBC, non è garantito che l’iter legislativo si concluda con successo. Se l’eutanasia diventasse legale, un malato terminale che non ha ancora raggiunto i 75 anni potrebbe trovarsi a dover scegliere tra prolungare la propria vita o far risparmiare soldi alla famiglia.
La Standard Life, una società di assicurazioni sulla vita e pensioni, ha affermato: “Dobbiamo ancora comprendere appieno come funzionerà in pratica la legislazione sul suicidio assistito”. Hanno sottolineato che è necessario creare un sistema in cui le considerazioni finanziarie non influenzino la decisione di un individuo. Alcuni hanno interpretato questa situazione come un dilemma etico molto serio.
C’è il timore che si possa spingere un parente verso l’eutanasia solo per ottenere vantaggi economici. In questo modo, il suicidio assistito potrebbe sembrare un “bonus” offerto dal governo per incentivare questa scelta.