Romania e Bulgaria entreranno ufficialmente nell’area Schengen a partire dal 1 gennaio 2025

Romania e Bulgaria entreranno ufficialmente nell’area Schengen a partire dal 1 gennaio 2025. Giovedì, durante il Consiglio Giustizia e Affari interni dell’Unione Europea, è stata votata l’abolizione dei controlli alle frontiere terrestri, dopo che a marzo erano già stati rimossi i controlli aerei e marittimi. Questo significa che i cittadini europei potranno viaggiare in questi due paesi senza bisogno di passaporto. Romania e Bulgaria diventeranno anche il confine esterno dell’Unione Europea, dovendo garantire controlli alle frontiere con paesi non membri, come la Moldavia e l’Ucraina per la Romania e la Turchia per la Bulgaria. L’ingresso nell’area Schengen era stato bloccato in passato da alcuni paesi, ma ora il Consiglio ha deciso di procedere con l’abolizione completa dei controlli. Bulgaria e Romania fanno parte dell’Unione Europea dal 2007 e avevano già soddisfatto i requisiti per entrare nell’area Schengen nel 2011

Il 12 dicembre 2024, il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato ufficialmente l’ingresso della Romania e della Bulgaria nell’area Schengen, che consente la libera circolazione delle persone senza controlli alle frontiere. A partire dal 1 gennaio 2025, i cittadini europei potranno viaggiare verso questi due paesi senza dover mostrare il passaporto. Questa decisione arriva dopo che, a marzo, erano stati già rimossi i controlli per i viaggi aerei e marittimi.

Il Consiglio Giustizia e Affari Interni dell’Unione Europea ha votato per abolire i controlli alle frontiere terrestri, completando così un processo iniziato nel 2011, quando la Commissione Europea aveva dichiarato che Romania e Bulgaria erano pronte per entrare nell’area Schengen. I due paesi sono membri dell’Unione Europea dal 2007 e avevano già soddisfatto i requisiti necessari per l’adesione.

La Romania e la Bulgaria diventeranno il confine esterno dell’Unione Europea. Ciò significa che dovranno garantire controlli alle frontiere con paesi non membri, come la Moldavia e l’Ucraina per la Romania e la Turchia per la Bulgaria. Questo nuovo status implica anche responsabilità aggiuntive per gestire i flussi migratori provenienti da queste nazioni.

Il percorso verso l’ingresso nell’area Schengen è stato lungo e complesso. In passato, alcuni paesi, tra cui l’Austria, avevano bloccato l’ingresso di Romania e Bulgaria a causa di timori legati all’immigrazione. Tuttavia, alla fine del 2023, è stato raggiunto un accordo parziale con l’Austria, che ha portato alla rimozione del veto sui controlli aerei e marittimi. Solo di recente, l’Austria ha acconsentito anche alla rimozione dei controlli terrestri.

L’area Schengen è stata istituita nel 1995 ed è attualmente la più grande zona di libera circolazione al mondo, comprendente 29 paesi. Tra questi ci sono 25 stati membri dell’Unione Europea, mentre Cipro e Irlanda non fanno parte dell’area. La Croazia è stata l’ultimo paese ad aderire a Schengen il 1 gennaio 2023.

Negli ultimi anni, tuttavia, diversi stati membri hanno ripristinato temporaneamente i controlli alle frontiere interne per motivi legati alla sicurezza e all’immigrazione. Attualmente, ci sono nove paesi che applicano controlli temporanei alle loro frontiere interne.