Secondo un’indagine di Seo BrightLocal, il 77% dei consumatori a livello globale acquista solo dopo aver consultato le recensioni. Tuttavia una recensione su tre è falsa
Il fenomeno delle recensioni online è ormai parte integrante delle abitudini dei consumatori. Prima di acquistare un prodotto o scegliere un locale dove trascorrere una serata, è quasi automatico controllare i punteggi e leggere le opinioni di altri utenti. Secondo un’indagine di Seo BrightLocal, il 77% dei consumatori a livello globale acquista solo dopo aver consultato le recensioni. Tuttavia, c’è un problema significativo: una recensione su tre è falsa.
A indagare sul tema è stato l’ultimo report intitolato The State of Fake Online Review, pubblicato da BusinessDit. Secondo questo studio, dietro le recensioni false si nasconde un business enorme, che vale circa 152 miliardi di dollari. Ma come funziona?
Quando un consumatore cerca un prodotto online, spesso utilizza i filtri per ordinare gli articoli in base alle recensioni più positive. Tuttavia, molti di questi punteggi elevati non sono autentici. Alcune aziende acquistano in blocco recensioni positive per aumentare la propria visibilità e sembrare più affidabili. Chi non si adegua a questa pratica rischia di essere penalizzato, anche se i suoi prodotti sono di alta qualità.
Questo fenomeno è noto come astroturfing, una tecnica di marketing che punta a creare un consenso apparente, simulando opinioni spontanee da parte dei consumatori. In pratica, i prodotti vengono resi desiderabili attraverso recensioni fittizie, redatte ad hoc.
I grandi attori del commercio online, come Amazon e Google, stanno cercando di arginare il problema. Come riportato dal Quotidiano Nazionale, Amazon nel 2022 ha bloccato oltre 200 milioni di recensioni sospette e ha intrapreso azioni legali contro più di 10.000 amministratori di gruppi Facebook che promuovevano recensioni false.
Questo mercato delle recensioni ingannevoli non danneggia solo le aziende che non si piegano a queste pratiche, ma crea gravi svantaggi anche per i consumatori, che rischiano di fare scelte sbagliate basandosi su opinioni manipolate.