La Peste Suina Africana è stata ufficialmente sconfitta in Sardegna, portando alla rimozione delle restrizioni in diverse regioni italiane
La Peste Suina Africana è stata ufficialmente sconfitta in Sardegna, portando alla rimozione delle restrizioni in diverse regioni italiane. Dal 2018, non si registrano più casi di peste suina del sierotipo 1 negli allevamenti sardi, e i focolai tra i cinghiali sono stati eliminati dall’aprile del 2019. Fino a poco tempo fa, rimanevano restrizioni in otto comuni del Nuorese, ma ora queste sono state abrogate.
La situazione della peste suina africana ha avuto un impatto significativo sulle aziende agricole, causando ingenti perdite economiche e migliaia di animali abbattuti. Tuttavia, la percezione del virus sta cambiando in Italia. Non solo in Sardegna, ma anche in Calabria, Piemonte e Liguria, la Commissione dell’Unione Europea ha deciso all’unanimità di rimuovere le zone di restrizione. Giovanni Filippini, commissario straordinario per la Peste Suina Africana, ha affermato che “l’applicazione delle corrette strategie dimostra come sia possibile ottenere dei risultati”. Ha anche sottolineato l’importanza di continuare a lavorare nelle altre zone interessate dal virus per contrastare la diffusione della peste suina africana con l’obiettivo di una completa eradicazione.
In Sardegna, l’eradicazione del virus è stata riconosciuta ufficialmente dalla Commissione Europea nel 2023. Gli ultimi focolai risalgono a settembre 2023 a Dorgali, ma nel complesso sono stati abbattuti oltre 5.000 maiali bradi illegali dalla task force regionale dal 2015 ad oggi. La Commissione aveva già allentato le restrizioni per gli allevamenti domestici in 330 comuni sardi e ora ha abrogato tutte le misure restrittive.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci e il ministro della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida hanno espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto. Hanno dichiarato: “La Sardegna è libera della peste suina e questo è un risultato davvero straordinario”. Hanno anche aggiunto che “il governo ha messo in campo il massimo impegno, anche in termini di risorse, per combattere il virus e sostenere i nostri allevatori”. I ministri hanno sottolineato che “le misure adottate richiedono sacrifici alle aziende”, ma sono necessarie per garantire la salute animale e prevenire ricadute nelle attività di allevamento.
Coldiretti Sardegna ha accolto con entusiasmo la notizia della rimozione delle ultime misure restrittive. La battaglia contro la peste suina africana è durata oltre quarant’anni e gli allevatori sardi hanno finalmente ottenuto una vittoria. Hanno vissuto anni di sacrifici per mantenere le proprie aziende nel rispetto delle normative e hanno collaborato con le istituzioni per eliminare definitivamente la malattia dall’isola. Hanno dichiarato: “Sono stati anni di sacrifici eroici per chi ha portato avanti e continuato a condurre le proprie aziende nella regolarità e legalità, combattendo anche al fianco delle istituzioni per eliminare definitivamente la Peste suina africana dalla Sardegna”. Con l’eradicazione della peste suina africana, il settore potrà ora esplorare nuove opportunità e mercati.