Notizia dell’ultima ora: Perché il ministro della Giustizia Carlo Nordio è contro le intercettazioni
4 GENNARIO 2022 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – In una intervista rilasciata a Libero Quotidiano, il ministro della Giustizia ha puntato l’attenzione sul suo cavallo di battaglia, la lotta all’uso selezionato e arbitrario delle intercettazioni: “Non danno nessuna garanzia di attendibilità perché non sono trascritte nella forma della perizia, sono estrapolate dal contesto, manca il tono, sono spesso pilotate e sono di solito selezionate da un maresciallo di polizia che sceglie ciò che vuole e poi trattate dal pubblico ministero che a sua volte prende quello che gli serve”.
La riforma delle intercettazioni è stato uno degli obiettivi principali del suo discorso programmatico alla Camera e al Senato. E oggi ha di nuovo bollato tutto ciò come “una serie di porcherie che vengono indirizzate”, a cui spesso si ricorre con la volontà di “distruggere più o meno politicamente” una determinata persona.
Nordio ritiene che sia indispensabile promuovere una riforma radicale del sistema delle intercettazioni, senza ovviamente toccare quelle che riguardano la mafia e il terrorismo. “Salvo quelle, tutte le altre vanno radicalmente cambiate e ridimensionate, responsabilizzando quelli che sono i tutori, i garanti per la loro segretezza”.
Inoltre, ha sostenuto che “immediatamente bisogna individuare il responsabile e deve essere punito” quando si crea il mostro mediatico, esposto al pubblico ludibrio, “con cose che magari non ha neanche mai detto”.
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